PL - Orsi: "Tanti attaccanti, ma il Parma segna poco. Ma comprare una punta non è sinonimo di gol"
Il Parma torna da Cagliari con un punto che fa muovere lentamente la classifica. La squadra crociata è quarta in classifica con 23 punti a pari merito con Bari, Genoa e Brescia. Come valutare il big match tra le due squadre in Sardegna? Lo abbiamo chiesto a Fernando Orsi che ha commentato la sfida dell'Unipol Domus per Sky. Ecco le parole dell'ex portiere gialloblu ai microfoni di ParmaLive.com.
Ancora una volta il Parma non è riuscito a conquistare i 3 punti in trasferta. Come valuta la prestazione dei crociati a Cagliari?
"A me è sembrata una buona prestazione contro una squadra come il Cagliari che, nonostante abbia pochi punti in classifica, ha un organico importante. Nel primo tempo il Parma ha fatto una buona partita, poi ha subito a livello mentale il gol preso e il modo in cui si è sviluppato. Dopo questo il Cagliari, poi, è venuto su e ha creato delle occasioni. A me è sembrata una partita equilibrata fra due buone squadre, che hanno forse una classifica bugiarda rispetto al loro organico. Ad ogni modo il campionato è ancora lungo ed entrambe le squadre possono dire la loro. Certamente la squadra ducale può avere più ambizioni e speranze rispetto ai sardi, data l'attuale posizione in classifica".
Camara è al suo secondo gol stagionale. Cosa ne pensa del centrocampista ivoriano?
"Fino al momento del gol, Camara aveva disputato una partita normale. Lui aveva giocato molo esterno, invece secondo me lui preferisce giocare più in mezzo al campo. Secondo me è un buon giocatore. È un giocatore duttile che Pecchia può schierare sia come esterno che come centrocampista. Camara è bravo con i tempi di inserimento, si è visto durante l'azione del gol. Secondo me è un giocatore che ha delle potenzialità e noto che Pecchia lo schiera spesso. Inoltre Camara è un giocatore giovane e ha dei margini di miglioramento; con un allenatore esperto come Pecchia, secondo me può far tanto".
Vazquez si è reso protagonista con l'assist offerto a Camara per la rete del vantaggio crociato. Come giudica l'inizio di stagione dell'argentino?
"Lui ha grandissime qualità. Pecchia sta cercando di adoperarlo anche davanti alla difesa, conto il Cagliari ha giocato trequartista dietro la punta. Vazquez è un giocatore intelligente tatticamente. Se riesce a trovare spazio, dimostra di avere delle grandi qualità. Se parte in velocità, diventa difficile fermarlo: si è visto nel primo tempo quando dopo aver driblato due giocatori, l'argentino ha calciato in porta e Radunovic ha fatto una gran parata; lui è stato l'artefice del cross. E' un punto di riferimento importante che Pecchia può utilizzare sia come centrocampista che come trequartista. La continuità di rendimento non è il suo punto forte, però quando tocca il pallone e ha la possibilità di indirizzare qualcuno verso la porta avversaria, Vazquez si dimostra un gran giocatore".
Dove può arrivare la formazione ducale?
“Secondo me l’obiettivo è quello di lottare fino alla fine per un posto diretto in Serie A. Attualmente penso sia un’impresa ardua perché il Frosinone è lontano e la Reggina continua a vincere. Il Parma dovrebbe fare tre-quattro vittorie consecutive. Poi potremmo valutare. Il Parma può farcela, questo è nelle sue corse. A differenza dello scorso anno mi sembra che sia una squadra più quadrata, dunque è chiaro che per ora l’obiettivo è quello di andarsi a giocare, dopo, se succede qualcosa di importante, se le altre davanti frenano, la squadra ducale deve approfittarne”.
Il Parma segna pochi gol. Secondo Lei dal mercato occorrerebbe un rinforzo per il settore avanzato?
“Il Parma segna poco ma nel suo organico ha già degli attaccanti: Inglese, Tutino, Benedyczak, Bonny. Comprare un nuovo attaccante non è sinonimo di gol realizzati e automatici. Occorre valutare i meccanismi, occorre valutare come lavora la squadra. Inglese fa un lavoro molto dispendioso, ma forse un attaccante puro, un centravanti di area da rigore servirebbe. Queste sono situazioni che deve valutare l’allenatore con il direttore sportivo. E’ certo che i gol sono importanti, ma lo è anche il reparto difensivo. Ci vuole un equilibrio di squadra. E’ ovvio che se il Parma avesse un attaccante che facesse più gol sarebbe meglio. Un innesto magari occorrerebbe in mezzo al campo, anche se vi sono Vazquez e Juric. Poi occorre valutare quali opportunità ti dà il mercato. Onestamente penso che ora il Parma sia una squadra in crescita e in costruzione perché in organico ci sono molti giovani. Pecchia è un allenatore capace ed esperto. A volte se tocchi certi equilibri, a volte fai più male che bene. Quindi, secondo il mio punto di vista, se quest’anno vai a giocare i playoff, il Parma può continuare il suo progetto che ha iniziato questa stagione con l’acquisto di Pecchia”.
In prospettiva futura: che gara sarà, secondo Lei, quella tra Parma e Benevento?
“E’ una gara difficile perché il Benevento viene da una sconfitta interna contro il Palermo. La squadra campana no sta attraversando un buon momento. Inoltre è da valutare come il Benevento gioca meglio fuori casa: i giallorossi ti aspettano e poi ripartono in profondità. Sarà una partita difficile perché si affronteranno due squadre che erano partite con le ambizioni di promozione. I ducali forse le stanno rispettando, i campani no. Ad ogni modo il Benevento ha un organico importante, se Cannavaro riesce a recuperare qualche giocatore. L’aspetto più interessante è che Cannavaro ritorna a Parma da allenatore: questo può essere uno stimolo in più per l’allenatore del Benevento per far bene e cercare di risalire in classifica. Sarà una partita difficile perché il Benevento, nonostante la classifica, è sempre una squadra difficile da superare”.
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