Il rinnovo di Bernabé sinonimo di progettualità, ma adesso gli investimenti devono trasformarsi in risultati. Con il Lecco è quasi un match point: vietato fallire

26.04.2024 13:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Il rinnovo di Bernabé sinonimo di progettualità, ma adesso gli investimenti devono trasformarsi in risultati. Con il Lecco è quasi un match point: vietato fallire

Mentre si avvicina sempre più il match di campionato contro il Lecco, la notizia extra campo più succosa di oggi in casa Parma è certamente il rinnovo di Adrian Bernabé. Un accordo importante, che ha visto il prolungamento del contratto del centrocampista spagnolo con il Parma fino a giugno 2027. Sicuramente la notizia non può che fare felici i tifosi crociati: Bernabé è uno dei giocatori più talentuosi presenti in rosa, e, nonostante nelle ultime gare abbia vissuto un periodo di appannamento, lo spagnolo resta un elemento fondamentale per il club anche in chiave futura. Questo prolungamento non fa altro che rinnovare anche le ambizioni del club: è una dichiarazione di progettualità, perché mostra come la società non abbia problemi ad allungare il contratto a uno dei suoi migliori talenti, nonostante sia già un pezzo pregiato del mercato. Questa dichiarazione di forza non è una novità: il Parma di Krause ha spesso dimostrato di non avere bisogno di vendere, e in passato si è permesso il lusso di rifiutare offerte che magari altri avrebbero accettato.

Le buone intenzioni, insomma, ci sono. Ma serve anche altro. Negli ultimi giorni, infatti, sono stati pubblicati i bilanci del Parma, che dimostrano con i fatti la volontà di Krause di investire nel club, tramite il calciomercato (anche se le ultime sessioni sono state meno dispendiose, ndr) ma anche le infrastrutture. Bisogna però rimarcare come questi enormi investimenti abbiano fruttato finora solo una retrocessione e tre stagioni consecutive di Serie B, una novità a cui i tifosi crociati non erano abituati da oltre trent'anni. Questo mi sembra giusto ribadirlo perché, se la promozione in Serie A sembra finalmente vicina, una volta raggiunta semplicemente si tornerebbe nella stessa situazione in cui Krause aveva preso il Parma. Pertanto, giova ricordare che la prossima estate sarà particolarmente importante: è lì che forse sapremo davvero se Krause avrà capito come funziona il calcio italiano, evitando gli errori commessi nei suoi primi anni di gestione. Quindi io dico che, sì, la società sta investendo tanto e il rinnovo di Bernabé ne è l'ennesima prova; ma, al tempo stesso, dico anche che è l'ora di far fruttare questi investimenti anche a livello di risultati sportivi, perché con questa mole di esborsi si potrebbe davvero sognare in grande se fosse supportata a dovere da una reale conoscenza del nostro calcio. Sono tutti discorsi vecchi, mi rendo conto, ma che mai come nei prossimi mesi potrebbero ritornare attuali.

In tutto ciò, non può mancare una finestra sul campo, perché, come dicevo in apertura, il match con il Lecco si avvicina. Ed è un match estremamente importante, perché nessun risultato al di fuori della vittoria è ammissibile. Contro l'ultima in classifica, ormai - lo si può dire - condannata alla retrocessione e tenuta a galla solo dall'aritmetica, il Parma non può che conquistare i tre punti per avvicinarsi ancora di più al tanto agognato ritorno in Serie A, che si rivelerà fondamentale anche per le stesse ambizioni del club di cui parlavo in precedenza. Non è un match point, ma quasi: anche perché il Parma avrà il vantaggio di giocare conoscendo il risultato del match tra Venezia e Cremonese, che potrebbe far sorridere i crociati, i quali a quel punto potrebbero avere l'occasione di aumentare il margine sulla terza in classifica. C'è poi l'obiettivo di difendere il primo posto da un Como che ultimamente non sembra conoscere pause, ma a quello ci penseremo poi: nel frattempo, contro il Lecco è vietato fallire l'appuntamento con i tre punti.