Anas e Sartori, due lampi salvano Pecchia e Corrent: il presente del Parma nasce dalle ceneri del Chievo
Tra pochi mesi, precisamente il 19 marzo 2015, saranno dieci anni dal fallimento del Parma FC. In questi dieci anni i tifosi crociati hanno vissuto tantissime emozioni bellissime. Nonostante ciò, rimangono ancora ben scolpiti nella mente quei giorni di sofferenza e smarrimento di fronte alle vicende societarie che portarono il Parma a lasciare dall'oggi al domani i palcoscenici del calcio italiano. Tra i tanti danni irreparabili del fallimento, uno dei più difficili su cui ricostruire fu la perdita del patrimonio del settore giovanile. Il vivaio crociato era uno dei più produttivi e, sotto la guida di Palmieri, annoverava nelle sue fila tantissimi talenti molto interessanti. Con il fallimento però, buona parte dei giocatori migliori lasciarono Parma, accasandosi in altri settori giovanili. Molti seguirono Palmieri, scegliendo la vicina Sassuolo. Pochi altri invece optarono per la permanenza nel nuovo Parma (tra questi Edoardo Corvi l'esempio più illustre). La perdita di tutti questi talenti lasciò un senso di ingiustizia e impotenza di fronte a questo fuggi fuggi di giocatori. Il presente però ci dice che adesso è il Parma a poter approfittare di una situazione molto simile, per non dire identica.
"Mai più un altro caso Parma!". Questo era lo slogan dei vertici della Lega dopo il fallimento del club emiliano. Tuttavia, in un calcio malato, le istituzioni hanno fatto troppo poco per impedire accadimenti di questo tipo. Di conseguenza, nell'estate del 2021, con il Chievo Verona prossimo al fallimento, tutti i tesserati venivano liberati con lo svincolo d'ufficio. Un'occasione ghiotta per le altre società, anche per il Parma, nel frattempo già tornato ai vertici del calcio italiano. E così i crociati ne approfittarono, portando in Emilia Anas Haj Mohamed e Francesco Sartori. Un piccolo riscatto e risarcimento dopo i danni subiti nel 2015. A soli tre anni di distanza, il club può gioire di queste operazioni, rivelatesi azzeccate. Il Parma ha saputo valorizzare al meglio questo patrimonio ereditato e ora si gode il talento dei due talenti ex Chievo, diventati protagonisti di questo weekend. Iniziamo dal ragazzo italo-tunisino. Classe 2005, un anno in più rispetto al collega. In questi giorni si è parlato a lungo di lui, della sua carriera e delle sue caratteristiche (leggi QUI). Un esterno funambolico, che Pecchia sta provando a trasformare in un centrocampista di qualità. Nonostante non abbia dalla sua i centimetri, durante l'estate Anas ha lavorato duramente, mettendo su muscoli e struttura fondamentali per giocare con i grandi. Il più grande riconoscimento al duro lavoro è arrivato sabato, quando, dopo un ottimo impatto sulla gara, a tempo ormai scaduto ha disegnato una traiettoria perfetta, con una pennellata che ha pescato Hainaut tra le maglie della difesa del Lecce. Una giocata stupenda e, soprattutto, determinante, visto che ha regalato un punto in extremis ai ducali.
Decisivo per il pareggio a tempo scaduto anche Francesco Sartori. In un inizio tutt'altro che eccezionale per la Primavera di mister Corrent, l'attaccante ex Chievo sta brillando. Nella gara di esordio contro il Como era stato di gran lunga il migliore in campo, realizzando anche l'unico gol nel pareggio per 1-1. Questo weekend, a Salò contro la Feralpi, l'attaccante si è nuovamente iscritto al tabellino: gol al 90+3', decisivo per l'1-1 finale. Un'altra rete che vale un punto: Sartori è stato ancora decisivo, a tempo scaduto proprio come Anas. E ora Francesco si candida ad una stagione da protagonista: dopo esser stato trascinatore in Under 17 e in Under 18, ora le sue caratteristiche sono a servizio della Primavera. Per chi non lo conoscesse, Sartori è un centravanti completo, di grande statura e prezioso per ogni allenatore per la sua grande capacità di dialogare con i compagni d'attacco. Caratteristiche uniche, soprattutto a livello giovanile, che lo rendono una perla rara. Ve lo avevamo presentato già due anni fa, al suo secondo anno in maglia crociata. Anzi, lo aveva fatto il suo allenatore in quella stagione, mister Bernardi, ai nostri microfoni (leggi QUI): "Lui è uno dei tanti protagonisti di questo campionato, ha caratteristiche diverse dagli altri attaccanti che abbiamo, quando è stato impiegato le sue qualità le ha tirate fuori sempre a favore della squadra e questo è il passo avanti che ha fatto lui quest’anno". Dopo Bernardi, anche Centurioni l'anno scorso ha potuto godersi il ragazzo classe 2006 e quest'anno lo farà anche Corrent: nella speranza che, un domani, possa toccare anche a mister Pecchia.