Dennis Man, da inconcludente a decisivo. Ora è tutta un'altra musica
Il miglior talento sfornato dal calcio rumeno negli ultimi anni, questa era la pesante etichetta che si portava dietro Dennis Man nei mesi antecedenti il suo approdo in Emilia. Gli occhi di tutta Europa addosso e un valore di mercato che, come biglietto da visita, lasciava presagire un futuro di altissimo livello. Il Parma quindi, alla disperata ricerca di invertire la rotta e ottenere la salvezza, nella sessione invernale della stagione 20/21 decide di investire su di lui. E non si tratta di un investimento da poco. Ben 13 milioni di euro, l'acquisto più oneroso di quella sessione di mercato. Insomma, Man poco più che ventenne arriva a Parma con il compito di salvare i crociati. Una richiesta un pò pretenziosa per un giovane ragazzo che fino a poche settimane prima giocava nel campionato rumeno, soprattutto tenendo conto delle enormi difficoltà di quel Parma. L'impatto di Man sul campionato lascia ben sperare, ma un infortunio lo costringere a chiudere la stagione anzitempo. Il Parma riparte quindi dalla Serie B, convinto di avere in Man l'uomo capace di far la differenza e riportare immediatamente la squadra nella massima serie. Ma Dennis Man è un giocatore decisivo?
Se avessimo dovuto rispondere a questa domanda qualche mese la fa, la risposta sarebbe stata assolutamente no. Il rumeno infatti, pur avendo qualità e colpi da giocatore di talento, ha sempre dato l'impressione di essere un giocatore incapace di fare la differenza a causa di un atteggiamento tutt'altro che impeccabile. Difatti, dopo un buon inizio nelle prime gare della sua carriera in Serie B, Man finisce ai margini, con Maresca che lo relega sempre più spesso in panchina. L'impressione infatti che dava Man in quel periodo era quella di un giocatore superbo, presuntuoso, che giocava con una sufficienza quasi fastidiosa. Non sono infatti mancate le critiche in questi anni, con il rumeno spesso bersaglio dei tifosi e non solo. Qualche primo segnale di ripresa arriva sotto la gestione di Iachini, con Man che, giocando da quinto nel 3-5-2, ritrova continuità di rendimento e soprattutto dimostra maggiore impegno e sacrificio verso la squadra. Un piccolo passo avanti, che però non può essere sufficiente per un giocatore pagato 13 milioni. Così arriva mister Pecchia e, tra alti e bassi, la stagione di Man si conclude con sei gol e due assist. Qualche passo avanti, ma ancora ben distante da quello che ci si aspetta da uno come lui. E così Man, da grande promessa finì per essere considerato un giocatore fumoso, inconcludente e soprattutto troppo incostante.
Veniamo al presente. Riprendiamo la domanda iniziale? Dennis Man è un giocatore decisivo? Dopo questi primi sei mesi di campionato, la risposta è cambiata. Ora Man fa la differenza. Ce lo dicono innanzitutto le statistiche: dieci gol e cinque assist in diciotto presenze. Tutta un'altra musica. Le sue giocate stanno diventando sempre più decisive e soprattutto più frequenti e gli avversari sembrano non riuscire a leggere i suoi colpi di genio. Dribbling, passaggi decisivi, gol, tutto quello che serve ad un giocatore che gioca in quella zona di campo. Ma Dennis Man non è solo questo: quest'anno infatti più volte abbiamo sottolineato l'impegno in entrambe le fasi, lo spirito di sacrificio e soprattutto un atteggiamento impeccabile. Mai svogliato, sempre propositivo e soprattutto voglioso di fare la differenza. Perché ha tutto per farlo. Dopo anni di attesa, finalmente i tifosi possono gioire. La sua esultanza sotto la Curva Nord con la mano all'orecchio mimando il telefono fa sognare i presenti al Tardini. L'importante è non montarsi la testa e non perdere quella fame: deve dimostrare di essere maturo per confermarsi su questi livelli. Il Parma ha bisogno di lui: perché ora Dennis Man è decisivo.