#ParlaCrociato, il Parma non riesce a dare continuità. Tifosi molto delusi e sconfortati

02.03.2025 20:41 di  Tommaso Rocca   vedi letture
#ParlaCrociato, il Parma non riesce a dare continuità. Tifosi molto delusi e sconfortati
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E' arrivata la sesta vittoria del 2025. Il Parma cade di misura a Udine, sconfitto dal rigore di Thauvin. Un risultato giusto per quanto visto in campo, soprattutto nel primo tempo, durante il quale i bianconeri hanno dominato un Parma troppo impreciso e senza idee. La squadra di Chivu ha commesso troppi errori, faticando ad uscire dalla propria metà campo e concedendo il tiro all'Udinese. Solo nella ripresa, alzando il baricentro, i gialloblu hanno reagito, arrivando anche alla conclusione. Non basta però per cancellare una prova opaca, che delude i tifosi. Il popolo gialloblu esprime la propria insoddisfazione, puntando il dito verso una squadra che sta deludendo e, di riflesso, verso la società che ha costruito la rosa. Ancora presto però per valutare l'operato di Chivu, che una parte della tifoseria confida possa centrare l'obiettivo. Questo e molto altro nell'appuntamento settimanale di #ParlaCrociato, la rubrica che raccoglie i vostri commenti sui nostri canali social. Ecco la voce dei tifosi: 

A Udine il Parma paga un primo tempo davvero pessimo, come sottolinea Giovanni: "Nel primo tempo Parma non pervenuto, nel secondo tempo decisivo Padelli in almeno un paio di interventi". Concorde Roberto: "Primo tempo no, secondo tempo meglio ma c’è da lavorare per salvarci". Luca si dice molto deluso dalla prestazione della squadra e soprattutto dall'atteggiamento dei singoli: "Ho rinunciato dopo 10 minuti della ripresa. Non so come abbiamo giocato per i 35 minuti successivi ma francamente i precedenti 55 minuti sono stati uno strazio. In serie A ci vuole gente pronta mentalmente a dare l'anima ogni partita. Peccato". Non risparmia le critiche nemmeno Michele: "Atteggiamento di una squadra morta. Adesso sappiamo solo passare la palla dietro. Corriamo la metà degli altri. Giocatori che si credono forti ma che l’anno prossimo saranno in Serie B".

Andrea critica aspramente una squadra che non ritiene all'altezza: "Saranno contenti quei tifosi competenti che mi davano del visionario perché avevo definito casuale ed episodica la vittoria col Bologna. Siamo una banda di scappati di casa, zero idee, zero geometrie, tecnica inesistente. Le poche occasioni che capitano vanno ai vari Man, Cancellieri, Almqvist, una batteria di attaccanti che impegnandosi era difficile trovarne di più inconcludenti. Siamo riusciti a ristabilire la pace tra Lucca e Thauvin, Padelli rinasce imbattuto e la nostra unica speranza e che gli altri facciano più schifo di noi". Concetto ribadito da Giuseppe: "La fiera dello schifo, ma oramai siamo abituati. L'unica speranza è che D'Aversa le perda tutte". 

C'è però chi si mantiene speranzoso, confidando nel nuovo allenatore. E' il caso di Pasquale: "Chivu sta lavorando con la squadra da 10 giorni, diamogli almeno il tempo di imparare i nomi dei giocatori e poi lo giudichiamo. Lo giudica gente che ha dato creduto infinito a Pecchia e che lo continua a difendere. Parliamo di uno che, pur avendo in B la squadra nettamente più forte, ha vinto il campionato con soli 3 punti sulla seconda. In confronto, Grosso è Guardiola, dato che con la squadra più forte ha già vinto il campionato con 10 partite di anticipo". Anche Rocco si schiera con il nuovo tecnico: "La strategia è più cauta rispetto a Pecchia e ci sta. I cambi non sono decisi il giorno prima come per Pecchia ma in base alla lettura della partita e questo è bene. Mi aspettavo più minuti di Pellegrino che purtroppo ha giocato poco anche stavolta". Anche Sim analizza le prime due con Chivu: "In una settimana Chivu ha visto la squadra giocare da squadra che deve salvarsi con il Bologna a squadra che gioca alla "Pecchia" con l'Udinese. A prescindere che loro sono stra in forma noi abbiamo fatto pochissimo e con poco coraggio. Così non ci si salva. Sveglia!".

Nel mirino però finisce soprattutto la società. Marco scrive: "Ora date ancora la colpa a Pecchia che non c'è più, devono cambiare i piani alti". Dello stesso avviso Stefano: "Dimostrazione che la colpa non era di Pecchia ma di chi compra i giocatori, scarsi e non da A. Bravo Krause, continua così che intanto andiamo in B e magari ci facciamo un giro in C". Critica aspramente anche Guido: "Siamo l'anti-calcio per eccellenza. Compriamo stranieri per farli giocare 10 minuti, facciamo i cambi quando la partita è finita e non abbiamo la forza di ribaltare le sorti degli incontri. Ci meritiamo la B". Chiudiamo con Giuseppe: "Troppo scarsi, livello tecnico troppo basso per la Serie A. Col Bologna è stata solo una botta di fortuna. Zero colpe a Pecchia e zero colpe per la retrocessione, ormai prossima, a Chivu". 

Come sempre invitiamo chi avesse voglia di condividere la propria opinione, anche oggi e in generale ogni volta che ne avrete piacere, a continuare a commentare, scrivere, suggerire, sui nostri account social ufficiali Facebook e X. L'appuntamento con #ParlaCrociato tornerà settimana prossima, per commentare la sfida contro il Torino.