Confronto primo e secondo tempo: Lecce ha segnato la svolta, ma in negativo
Ricordate dopo la sconfitta contro l'Udinese la statistica ricorrente sulla differenza di rendimento del Parma tra primo e secondo tempo? Nelle prime quattro giornate, con i risultati della prima frazione, il Parma sarebbe stato in testa alla classifica, a punteggio pieno con 12 punti e nessun gol subito. Eppure, a fine gara, solo con il Milan il risultato vedeva ancora i crociati ancora in vantaggio. Proprio per questo motivo, ci si interrogava sulla gestione delle energie all'interno dei novanta minuti. Il Parma partiva fortissimo, pressava con aggressività, spendeva tante energie e nel finale accusava un calo, che per molti era dovuto a questo grande dispendio di forze fisiche. Da lì in poi però, la situazione è cambiata di nuovo: ma non in meglio. Contro Lecce e Cagliari, il Parma non ha avuto lo stesso impatto sulla partita, giocando su ritmi più bassi e chiudendo la prima frazione in svantaggio. 1-0 a Lecce per il gol di Dorgu e 1-0 anche lunedì al Tardini, con la rete di Zortea.
Un segnale di certo non incoraggiante, ma se questo portasse di conseguenza ad avere più energie nel finale di gara per ribaltare i risultati, potrebbe non essere così negativo per la classica. E invece, il Parma ha strappato solo un punto in queste due gare, contro avversari che non sono Fiorentina e Napoli come ad inizio stagione, ma, con tutto il rispetto, contro Lecce e Cagliari, avversari che non possono essere considerati superiori rispetto alla squadra di Pecchia. Siamo passati quindi da un Parma incapace di gestire il vantaggio, ad un squadra che si trova ad inseguire e, di conseguenza, a tentare una rimonta, riuscita solo a Lecce nel finale. Insomma, l'inversione di trend nel primo tempo non ha fatto altro che complicare i piani partita di Pecchia. E la classifica ora piange. Con il Bologna servirà un cambio di rotta.