Suzuki, ecco il portiere del presente e del futuro. Polemiche inutili dopo la sconfitta di Lugano: c'è da vergognarsi solo per gli scontri fuori dal campo

16.07.2024 13:00 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Suzuki, ecco il portiere del presente e del futuro. Polemiche inutili dopo la sconfitta di Lugano: c'è da vergognarsi solo per gli scontri fuori dal campo

Sarà una settimana ricca di annunci in casa Parma e oggi siamo già partiti con il botto. E' stata la giornata di Zion Suzuki, osservato speciale dai suoi primi movimenti in città fino alla firma del contratto che lo lega al Parma fino al 2029. Ben cinque anni di contratto, un'operazione che con i bonus arriverebbe a costare 10 milioni. Insomma, la società sembra aver bene in mente chi sarà il portiere del Parma per i prossimi anni. L'estremo difensore giapponese arriva da sconosciuto in Serie A, ma nonostante la giovane età ci sono alte aspettative su di lui. Sicuramente avrà bisogno di un periodo di ambientamento, durante il quale il Parma potrà contare sull'affidabilità di Chichizola. Intanto però manca ancora un mese all'inizio del campionato e Suzuki potrà mettersi subito al lavoro per riuscire a prendersi il ruolo di titolare il prima possibile. Inutile nascondersi, la società lo ha preso per essere davanti nelle gerarchie e il ragazzo si aspetta di giocare con continuità. Pecchia e il suo staff hanno un patrimonio da valorizzare e, come già fatto con altri giocatori, aspetteranno il momento opportuno per affidargli la porta del Parma. Tenendo conto del potenziale di Suzuki, riconosciuto a livello internazionale, e soprattutto della cifra investita nella trattativa, la dirigenza è convinta di aver preso il portiere che nei prossimi anni crescerà assieme alla squadra, alzando di anno in anno l'asticella. Un acquisto mirato per una squadra che ora punta a salvarsi e poi, di anno in anno, di scalare un passo alla volta la classifica. 

LEGGI QUI: Storia di un nippo-ghanese, nato in America, che gioca tra i pali. Chi è Zion Suzuki

Rimaniamo però sul presente. Chiusa l'operazione Suzuki, ora è indispensabile investire negli altri reparti, per inserire quanto prima gli elementi di cui avrà bisogno mister Pecchia per lottare per la salvezza. Intanto però, un altro annuncio importante è atteso in settimana: a giorni dovrebbe arrivare il tanto atteso rinnovo di Dennis Man, un'altra operazione fortemente voluta dalla società, che ha deciso di accontentare le richieste del giocatore. Sulle operazioni in entrata, come ho anticipato nel nostro podcast (ascolta QUI), spero di vedere presto un nuovo centrale a Parma. Non sembrano al momento esserci trattative in dirittura d'arrivo, ma in un ruolo così delicato diventa fondamentale chiudere quanto prima per un rinforzo che dovrà avere doti di leadership e carisma. Che il Parma avesse bisogno di un colpo nel reparto arretrato non c'era bisogno della gara di Lugano per capirlo. A questo proposito è giusto però aprire una parentesi sulla sconfitta dei crociati in Svizzera. La prestazione del Parma è stata a tratti orribile, ma l'allarmismo circolato dopo la partita è ingiustificato. Qualche lacuna in difesa si è vista (c'era anche un buon numero di assenze), ma lo stesso vale per tutti gli altri reparti. La verità è che l'analisi del match risulta poco utile quando c'è un tale gap di condizione tra le due squadre. I giocatori del Lugano andavano il doppio più forte rispetto ai crociati, che al contrario erano in forte difficoltà sul piano fisico.

LEGGI QUI: Le ultime dal mercato: ecco Suzuki! Turk saluta, accelerata per Almqvist. Si complica Gaetano

Le valutazioni, anche quelle tattiche, sono così tanto influenzate dalla diversa preparazione atletica delle due squadre da risultare superflue. Il Lugano è una squadra pronta ad iniziare tra pochi giorni il campionato, il Parma invece ha davanti a sè ancora un mese di lavoro. Nonostante ciò però, qualche tifoso da tastiera non ha esitato ad attaccare il gruppo e la squadra. Il mercato della società è finito nell'occhio del ciclone, a più di un mese dalla conclusione del calciomercato. Si vede che, passato l'entusiasmo per la promozione, qualcuno ha preferito tornare a fare un pò di polemica sterile, inutile e soprattutto immotivata. La vera vergogna non è la prestazione della squadra e nemmeno il mercato della società, ma ciò che è successo a Lugano prima della partita. Lo scontro tra due tifoserie, prima di un'amichevole di metà luglio, racconta una realtà veramente triste. Difficile trovare qualcosa di sensato e logico nella violenza di questa guerriglia che è scattata. Una piazza come Parma, che da sempre è un modello di civiltà nel panorama calcistico italiano, non può rovinare la propria immagine con scene di questo tipo. Indipendentemente da quale delle due fazioni sia nato il conflitto. Inspiegabile come si possa arrivare a tale incivilità: forse sarebbe più opportuno preoccuparsi di questo, invece che fare allarmismo su una sconfitta ininfluente, ad un mese dall'inizio della stagione, con tanti assenti e contro una squadra ben più avanti nella preparazione. 

LEGGI QUI: Scontri prima di Lugano-Parma: "Sembrava un campo di battaglia, volavano bottiglie e pietre"