Ondrejka, la scoperta di una pietra preziosa. E con Chivu tutta la rosa si sta rivalutando, ad eccezione di uno solo

30.04.2025 00:00 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
Ondrejka, la scoperta di una pietra preziosa. E con Chivu tutta la rosa si sta rivalutando, ad eccezione di uno solo

Lazio-Parma di lunedì sera è certamente stata la partita di Jacob Ondrejka. Per il Parma poteva rappresentare la sfida della salvezza quasi matematica, ma alla fine è arrivato un punto prezioso che muove la classifica e mette un altro mattoncino, ma non ancora la parola fine al discorso permanenza in massima serie. Però per il giovane attaccante svedese resterà una serata da ricordare a lungo. Per il classe 2002 è arrivato il debutto da titolare in Serie A, poi la rete dopo soli tre minuti di gioco e infine la doppietta in apertura di ripresa

Due gol complicati, il primo con uno stop perfetto e una rapidità d'esecuzione che è difficile da vedere anche in grandi campioni ed il secondo, se possibile, ancora più rapido e a sorpresa dopo un rimpallo, con il pallone piazzato sul palo lontano senza lasciare scampo a Mandas. I tifosi del Parma, e in generale di tutta la Serie A, hanno così potuto avere un primo vero assaggio delle qualità del trequartista svedese, che ha così fatto capire perché anche Pederzoli abbia speso parole importanti per lui, svelando come fosse un profilo seguito da anni dai vertici gialloblu.

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Ma le reti sono state soltanto la punta di una prestazione maiuscola a tutto campo, partendo come trequartista ma poi disimpegnandosi da mezzala e fino a seguire l'esterno della Lazio all'altezza di Valeri. Il Parma ha scoperto un'altra pietra preziosa, pagata ben 7 milioni nello scorso mercato di gennaio, ma che certamente potrà avere un valore importante nel prossimo futuro.

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E con lui tutta la rosa crociata sta prendendo valore con l'ottimo cammino intrapreso sotto la gestione Chivu. Partiamo da Suzuki, sui taccuini di mezza Europa, passando da una linea difensiva con Leoni, oggetto del desiderio di tante big, Valenti ritrovato e Valeri in odore di nazionale. A centrocampo Keita sta facendo capire perché è stato pagato dodici milioni in estate, prendendosi sulle spalle la squadra e caricando i compagni, mentre davanti Pellegrino ha attirato attenzioni a suon di prestazioni di livello, con Bonny e Ondrejka al seguito.

Resta una nota stonata, che il buon Chivu ancora non è riuscito a far cantare con il gruppo: Dennis Man. Prima da titolare poi da subentrante, ha fatto tanta fatica nelle ultime uscite. Contro la Lazio è arrivata una timida risposta, un paio di azioni alla Man, ma poi sul più bello è mancata la rete da tre punti. Ed è quella che resta negli occhi dei tifosi. Ora anche Man ha quattro partite per riscattare gli ultimi mesi difficili e riprendere valore, poi probabilmente sarà addio in estate.

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