Krause: "Obiettivo tornare in A, poi sogneremo l'Europa. Buffon crede in Corvi"
Il presidente del Parma Kyle Krause ha rilasciato una lunga intervista al The Guardian. Queste le parole del numero uno crociato al noto quotidiano britannico a proposito delle ambizioni e del progetto del club ducale: "Il primo obiettivo è essere promossi. In secondo luogo, dobbiamo mettere le radici in Serie A. E poi... sogniamo in grande, ovviamente, ma ci vuole tempo. Perché il Parma abbia successo, dobbiamo sviluppare la nostra accademia e produrre i nostri giocatori che possano essere pronti nei prossimi 10 anni. Non sappiamo quanto ci vorrà, ma voglio riportare il Parma in Europa. Una società con una storia come la nostra non in molti possono vantarla".
Sui metodi di lavoro - "All'interno dell'accademia forniamo alimentazione e programmi di allenamento adeguati. Serve un allenatore che sostenga i giovani. Utilizzando l'analisi delle prestazioni per cercare di creare un vantaggio competitivo. I dati sono assolutamente cruciali e prevediamo di investire più risorse in quest'area. Non servono a sostituire il lavoro delle persone, ma ad aiutare ad ottimizzare tempo e risorse. Fabio (Pecchia, ndr) ne comprende il valore e li usa per gestire allenamenti e modo di giocare. Il nostro chief performance and analytics officer, Mathieu Lacome, che si è unito a noi dal Paris Saint-Germain, sta facendo un ottimo lavoro".
Sul tema Nuovo Tardini e le strutture del club - "Oggi bisogna avere uno stadio che possa supportare i tuoi progetti. Voglio che sia un posto dove andare sette giorni su sette. Quel supporto poi torna e aiuta a costruire il resto del club. Stiamo acquistando il terreno intorno al nostro centro di allenamento di Collecchio e vogliamo portare lì tutte le squadre. Avere un centro di allenamento adeguato è uno strumento per essere competitivi".
Sul Parma femminile - "Quando sono arrivato, il Parma aveva una squadra femminile di quarta divisione che non aveva ricevuto attenzioni da parte della dirigenza. Poi abbiamo avuto l'opportunità di entrare in A dall'Empoli (a giugno il Parma ha acquistato la squadra femminile, con l'Empoli che ha scelto di puntare sulle giovanili, ndr) e vogliamo fare grandi cose. Vengo dall'America e mi sembra strano che un ragazzino non abbia la stessa opportunità di praticare questo sport, maschio o femmina".
Sul calciomercato - "Mi ha sorpreso il tempo che aspettano i club per fare gli acquisti. Molto meglio sbrigarsi prima ed assicurarsi giocatori in anticipo piuttosto che arrivare all'ultimo giorno della finestra di mercato".
Su Gianluigi Buffon ed Edoardo Corvi - "Gigi è un modello positivo, ride sempre. Portarlo a Parma è stata una trattativa semplice, voleva che i suoi figli lo vedessero con questa maglia. Avevamo i nostri portieri fuori contro la Reggina, quindi abbiamo utilizzato un ragazzo dell'accademia, Edoardo Corvi, che sognava un giorno di giocare in prima squadra. Prima della partita, negli spogliatoi, Gigi lo caricò dicendogli di avere fiducia in lui. In allenamento Gigi è stato con lui, ma non gli ha fatto pressioni. È uno dei primi ragazzi a scendere dagli spalti e ad abbracciare i giocatori. Questa è la leadership. Buffon vuole la Serie A con il Parma, andrà in pensione quando lo crederà lui".
Sui modelli a cui ispirarsi - "Non uno in particolare, ci sono esempi da seguire in molte società. Mi viene in mente l'Ajax, che sforna giocatori non solo per la loro prima squadra, ma capaci di andare in tutta Europa. Il Barcellona per gli stadi che ha costruito, il Liverpool per il lavoro fantastico che sta facendo sull'analisi dati".
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