Ex - Termina a 35 anni la carriera da giocatore di Lupoli: "Grazie ad ogni squadra in cui ho giocato"

Termina all'età di 35 anni la carriera da giocatore dell'ex attaccante crociato Arturo Lupoli, il quale ha voluto dare l'addio al calcio attraverso il seguente post su Instagram: "18 anni dalla mia partita da professionista ed eccomi qua a chiudere questo lungo e importante capitolo della mia vita. Racchiudere tutte le emozioni le esperienze e le persone incontrate lungo il cammino sarebbe impossibile e riduttivo, mi sento fortunato per quello che ho vissuto e condiviso in questi anni. I momenti difficili e le delusioni sono state sicuramente di più di quelli belli, ma sono stati i primi a rendermi la persona forte e determinata che sono oggi e sono grato per questo. Non posso non ricordare le gioie che mi ha dato questo sport, le notti e i gol di Highbury, le finali a Wembley con Derby County e SheffieldUnited, l'esordio in Under21 con gol, la FA Cup a Cardiff con l'Arsenal o la notte di gloria in Champions al Bernabeu con i miei idoli di bambino Henry e Ronaldo che si sfidavano li davanti ai miei occhi. Il ritorno in Italia, gli anni difficili, le operazioni alla caviglia, la paura di non riuscire a tornare a giocare le notti ad asciugarmi le lacrime dal dolore, la frustrazione di non riuscire a superare momenti che sembravano non finire mai. La Storica promozione in A a Frosinone, la retrocessione a Grosseto, finire fuori rosa a Pisa in una situazione difficile ma senza mai perdere la dignità o scendere a compromessi. Potrei citare tante altre storie vissute ma alla fine di tutto cosa resta? Le emozioni quelle belle ma anche quelle spiacevoli, le sensazioni, i flash di alcuni momenti che rimangono dentro per sempre. Chi mi conosce davvero sa che sono sempre stato un grande lavoratore e che mi sono goduto ogni minuto di ogni allenamento, da quelli più divertenti a quelli nei quali si correva davvero tanto e la palla npn la toccavi mai. I momenti negli spogliatoi dove vivi la vera natura di ogni ragazzo e ogni cosa diventa un modo per ridere e divertirsi saranno quelli che mi mancheranno di più in assoluto. Ringrazio ogni persona e squadra in cui sono stato, i compagni gli allenatori (soprattutto quelli con cui non ho avuto un buon rapporto), fisioterapisti e magazzinieri, ognuno a modo suo mi ha lasciato qualcosa spero di averlo fatto anche io. Infine ringrazio mia moglie che c'è stata ogni secondo nel bello e nel brutto. Cambio abito e torno subito da te. Per sempre tuo. Arturo".