Colomba: "Il Parma deve ritrovare solidità, sembra una squadra fragile. Attenzione a Castro"

04.10.2024 18:45 di  Alice Giampieretti   vedi letture
Colomba: "Il Parma deve ritrovare solidità, sembra una squadra fragile. Attenzione a Castro"
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© foto di Federico De Luca

L'ex centrocampista e allenatore, Franco Colomba, cresciuto nel capoluogo felsineo, nel 2010 e 2011 ha conquistato, nel ruolo di tecnico, due salvezze consecutive, rispettivamente con il Bologna e con il Parma. Due squadre che domenica si ritroveranno al Dall'Ara per il primo derby emiliano stagionale. Un match assai sentito, che non vede le luci della ribalta dalla stagione 2020/2021, nonché l'ultima disputata nella massima serie dai crociati. Proprio Colomba, forte della sua passata esperienza in entrambi e club, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta di Parma sulla sfida di domenica. Questo un estratto: 

Vedrà il derby, domenica?
"Certo che lo vedrò. Sarà una sfida interessante, ovviamente sentita come è consuetudine quando l'evento sportivo coinvolge gli ambienti, in questo caso calcistici, di una stessa regione. Entrambe, per diverse ragioni, hanno una gran voglia di far bene: cercheranno tutte e due di prevalere. Il Parma, da parte sua, non sta attraversando un periodo brillante, in determinati frangenti appare fragile: ha un buon impianto di gioco, ma a mio avviso deve ritrovare solidità".

Chi possono essere gli uomini-derby, da una parte e dall'altra?
"Per quanto riguarda il Bologna direi Castro, che ha doti incredibili: fatte le debite proporzioni è un giocatore che per carattere, ricerca della profondità, rapidità di esecuzione, mi ricorda Lautaro. Occhio anche a Ndoye e Orsolini: quest'ultimo, se in giornata, può essere devastante. Nel Parma Man e Mihaila mi piacciono molto. E poi Bonny, che ha tecnica e una forza fisica impressionante".

Con Pecchia è un bel duello fra due allenatori emergenti. Trova analogie fra questi suoi colleghi?
"Pecchia e Italiano cercano sempre di proporre il proprio gioco. Farlo spesso e volentieri, è sicuramente un segno di personalità. Poi è chiaro che non sempre questo riesce: ci sono volte, infatti, in cui l'avversario è bravo ad interrompere la costruzione del tuo gioco e a ripartire velocemente".

Al Parma è accaduto nelle ultime giornate, contro formazioni più alla portata rispetto a Fiorentina, Milan e Napoli affrontate all'inizio.
"Voler imporre il proprio gioco porta una squadra ad esporsi alle ripartenze. Contro il Cagliari è successo, con la conseguenza di aver buttato via una partita. In serie A, certi errori non vengono perdonati".