Situazione Erlic: il difensore vuole lasciare il Bologna, manca l'accordo tra i club
A tener banco in questi giorni è la ricerca di un altro difensore da aggiungere al pacchetto arretrato a disposizione di mister Pecchia. La priorità del Parma è stata fin da inizio mercato quella di rinforzare il reparto difensivo, alla luce degli infortuni gravi di Circati e Osorio, ma Vogliacco e Lovik non bastano. La cessione di Coulibaly e l'infortunio di Balogh costringono la società ad accorciare i tempi e nelle ultime ore si è lavorato incessantemente per provare a regalare a Pecchia un nuovo difensore quanto prima.
Il primo nome sulla lista è quello di Martin Erlic. Il centrale del Bologna è nel mirino del Parma da settimane, ma la trattativa con il Bologna è tutt'altro che semplice. Sartori e Di Vaio in estate hanno deciso di mettere sul piatto ben sette milioni per il difensore croato: un investimento tutt'altro che irrilevante, che al momento rende complicata una nuova cessione. Il Bologna infatti, lasciando partire Erlic, sarebbe costretto a tornare sul mercato subito per un centrale. Per questo, il club felsineo non ha alcuna intenzione di cedere il croato in prestito secco.
La pista su cui si lavora è quella del prestito con obbligo di riscatto condizionato, che vada a dare garanzie al Bologna, intenzionato a rientrare almeno parzialmente dell'investimento fatto in estate. Tuttavia i 7 milioni spesi pochi mesi fa portano la società rossoblu ad avere alte pretese sulla cifra del riscatto, che al momento è distante da quanto il Parma avrebbe messo sul piatto. In queste ultime ore si è provato a stringere la forbice, ma il divario rimane.
Dal canto suo però, Erlic è scontento del minutaggio concesso finora da Italiano e gradirebbe un ritorno a Parma, dove potrebbe ritagliarsi un ruolo da protagonista. Il croato ha espresso il proprio malcontento con il Bologna attraverso l'entourage, ma la trattativa tra i club resta complicata, nonostante l'intenzione del calciatore. Resta viva quindi la pista Okoli: anche l'ex Atalanta non è contento dello scarso impiego sotto la gestione Van Nistelrooy e rimane nel mirino del club ducale.
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