PL - Bovo: "Bolaño era un punto di riferimento, sempre disponibile. Un lottatore, lo ricordo con il sorriso"

L'ex difensore crociato, Cesare Bovo, ricorda con emozione l'ex compagno Bolaño. I due, dopo aver giocato insieme per qualche mese al Lecce, hanno militato nel Parma durante la stagione 2004/05. Bovo ha rilasciato in esclusiva ai microfoni di ParmaLive.com alcuni sentiti pensieri su Jorge, scomparso il 6 aprile, stroncato da un infarto fulminante. Di seguito le sue parole:
Quali sono i ricordi che ha di Bolaño e dei momenti che avete trascorso insieme?
"Il dispiacere è tanto perché Jorge, a prescindere dal giocatore, era un ragazzo spettacolare. Io ho avuto il piacere e la fortuna di conoscerlo prima, perché l'anno precedente rispetto a quello in cui sono arrivato al Parma ero a Lecce e lui arrivò a gennaio, nel mercato di riparazione. Ho scoperto e conosciuto una persona buona, gentile, disponibile, un ragazzo veramente spettacolare. Poi lui in campo era un giocatore che ti trascinava, che ti entusiasmava con la sua grinta, la sua voglia, il suo carisma" e prosegue "Devo dire che questa notizia mi ha fatto veramente male, perché ci ho giocato per un anno e mezzo, però sono quelle persone che poi ti lasciano proprio un ricordo bello di loro, che quando ci pensi ti viene da sorridere, ti sale l'emozione di una persona che ti ha lasciato veramente qualcosa a livello umano soprattutto, non parlo del calcio, del giocatore che quel valore lo sanno tutti. Io parlo proprio a livello umano, sono quelle persone che quando le ricordi gli vuoi bene. È stata una notizia che anche con qualche ex compagno abbiamo commentato con molto dispiacere".
Soprattutto, essendo la stagione 2004/05 con il Parma in lotta salvezza, si sono vissuti attimi intensi, anche in spogliatoio, cosa ricorda maggiormente?
"È stata una stagione difficile, perché avevamo lottato fino allo spareggio per la salvezza e avevamo fatto una finale di Coppa UEFA inaspettata. È stato un campionato altalenante, però a livello di lottare per la squadra e di lottatore Jorge era sempre e per forza il primo, perché era proprio la sua prima qualità. In più, quell'anno avevamo anche cambiato allenatore e lui era stato disponibile in qualsiasi difficoltà, aveva sempre una parola positiva o di aiuto costante per la squadra. Quindi, non posso che continuare a parlarne sempre bene. La situazione, poi, può sembrare che porti a parlare bene per forza, ma non è così. Si parla bene perché era veramente un punto di riferimento, che giocasse o meno a tutte le partite lo restava sempre per tanti, per me sicuramente".
Insieme a questi momenti, ha bei ricordi dell'ambiente di Parma? Come lo vede oggi?
"Spero che il Parma possa riuscire a raggiungere anche stavolta il suo obiettivo. Faccio un grande in bocca al lupo alla squadra, al mister. Abbiamo giocato insieme e faccio il tifo anche per lui. Ricordo con piacere anche lui, ma ricordo con piacere Parma. È un posto dove sono stato benissimo e il ricordo è sempre bello". Continua sul 2020/21: "È stata un'esperienza pur sempre bella, perché per me tornare a Parma resta sempre bello, ma purtroppo non andò nel migliore dei modi. È sempre e comunque positivo, sono esperienze che ti formano".
Quest’anno ha esordito Giovanni Leoni come difensore centrale, ragazzo nato a Roma classe 2006: una grande opportunità, ma anche responsabilità. Se ha avuto modo di vederlo, cosa pensa di lui?
"Sta facendo molto bene. L'ho visto l'anno scorso in Serie B, perché io ero con il Palermo e ci abbiamo giocato contro mentre era con la Sampdoria. È un ragazzo di ottima prospettiva. Sicuramente le aspettative sono alte, anche se il tipo di campionato non aiuta ai giovani, però lui sta dimostrando di avere ottime qualità tecniche, ma anche umane. Essendo così giovane, di certo il futuro è dalla sua".
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