Il paradosso dell'affare Zanimacchia: quali i pro di questa operazione per il Parma?
Luca Zanimacchia è stato di fatto l'unico arrivo nel mercato di gennaio del Parma. A detta dello stesso giocatore, il suo passaggio in crociato è avvenuto con 6 mesi di ritardo: il club ducale, infatti, su chiaro invito da parte di mister Fabio Pecchia, già in estate provò a strappare l'esterno classe '98 alla Cremonese, senza però riuscirci. I grigiorossi eressero un muro davanti alle richieste nei confronti dell'ex Juve, convinti di voler puntare su di lui anche in Serie A dopo l'ottima stagione disputata dallo stesso in cadetteria l'anno precedente. Zanimacchia, infatti, fu uno dei grandi artefici della promozione a Cremona, e Pecchia avrebbe gradito poter lavorare con lui anche in Emilia.
Purtroppo per il ragazzo, però, l'impatto con la massima serie non è stato dei migliori, e nel giro di breve finì per essere scavalcato dai compagni nelle gerarchie dell'attacco agli ordini inizialmente di Massimiliano Alvini. Ecco allora l'idea di rimettersi in gioco nella seconda metà di stagione in maglia Parma, sotto l'ala di un tecnico che ha dimostrato di sapere sfruttare al meglio le sue caratteristiche. L'operazione che lo porta in crociato è un prestito con diritto di riscatto fissato a 3 milioni di euro, con la possibilità di un controriscatto in favore della Cremonese. Una formula dettata dalle esigenze del momento: il club ducale aveva necessità di rinforzare il parco attaccanti della propria rosa, i grigiorossi, invece, di valorizzare un patrimonio della soxietà sul quale si era investito nel recente passato acquistandolo dalla Juventus.
Tutto in linea con il mercato attuale, ovviamente, ma nel concreto, quest'operazione potrà portare dei pro per il Parma? Zanimacchia ha dimostrato di non essere ancora all'altezza per affrontare un campionato di Serie A, che è invece quanto si augurano i tifosi gialloblù che la squadra possa riuscire a raggiungere nel breve. Ragionando invece con un velo di pessimismo - ovvero che i crociati non riescano a centrare la promozione nel campionato in corso - avrebbe poi senso investire 3 milioni per il riscatto di un giocatore che in fin dei conti non è poi riuscito ad incidere quanto ci si attendeva per un'altra stagione in B? Terza ipotesi: nel rush-finale Zanimacchia mette la quarta, trascina il Parma ai playoff a suon di reti e prestazioni e sull'onda emotiva di un finale di campionato in crescita la squadra centra la promozione. Il Parma, ovviamente tenta di riscattare il ragazzo, ma la Cremonese decide di riportarlo alla casa madre per una somma poco superiore a quella offerta secondo gli accordi. Il club ducale resterebbe col cerino in mano, avendo investito su un ragazzo che di fatto ha trscaorso in Emilia un soggiorno di pochi mesi. Conterà poi ovviamente la volontà del calciatore, ma - a bocce ferme - se l'operazione Zanimacchia non può considerarsi un paradosso, poco ci manca...