Estevez: "Non abbiamo ancora fatto nulla. Dobbiamo riportare il Parma dove merita"
Questo pomeriggio il centrocampista crociato Nahuel Estevez è intervenuto in diretti ai microfoni di DAZN Talks. L'argentino si è raccontato a tutto tondo: dalle ambizioni future alla stagione in corso, passando per diverse curiosità legate allo spogliatoio e anche alla vita fuori dal campo. Ecco un primo estratto:
Parlando della stagione in corso: "Abbiamo fatto un primo girone buono, ma manca tantissimo", sottolinea Estevez. "Sappiamo com’è la Serie B, dobbiamo tenere i piedi per terra. Ci sono ancora 19 partite e i conti si fanno sempre alla fine, non abbiamo ancora fatto nulla. Il nostro segreto? Non analizzo le altre squadre, non mi piace parlare degli altri: qua noi siamo un grande gruppo, molto unito. Non solo chi scende in campo, ma anche chi rimane fuori o in tribuna, lottiamo tutti insieme per il nostro obiettivo, che sappiamo qual è. E penso che quando si crea questa unione le cose vanno meglio sicuramente".
Tanti i giocatori di qualità presenti in rosa, ma a risultare decisivo è proprio il lavoro sporco dell'argentino: "Si ha sempre bisogno della qualità: noi sappiamo i giocatori che abbiamo davanti. Però l’importante è questa mentalità, di stare uniti e lavorare insieme anche in fase difensiva. Non è un problema per me correre, corriamo tutti. Se devo lottare anche per i giocatori più offensivi non è un problema, hanno tanta qualità".
Il rapporto con la tifoseria del Parma: "I tifosi sono l’uomo in più, perché spingono sempre per noi. Sono molto importanti. Quello che abbiamo fatto in questo primo girone è grazie a tutti: a noi che entriamo in campo, alla dirigenza, ma anche ai tifosi che sono sempre lì con noi. Quando dico che dobbiamo essere una famiglia tutti insieme, è così".
L'obiettivo del 2024, chiaro a tutti: "Tornare dove il Parma merita, la Serie A. Lavoriamo ogni giorno per questo obiettivo, manca ancora tanto. Un gol all’ultimo minuto dell’ultima partita o un salvataggio decisivo sulla linea? Scelgo il gol della promozione, il salvataggio dopo un mese verrebbe dimenticato. Del gol invece tutti se ne ricorderebbero, entrerei nella storia".
La gara più difficile finora? "Le partite sono tutte difficili. Quando siamo andati a Lecco, sembravano una squadra in difficoltà in zona retrocessione. Invece hanno fatto una grande partita contro di noi, su un campo difficile. Questo è il bello della Serie B. Noi non possiamo abbassare la mentalità, dobbiamo ancora migliorare".
Quali avversari lo hanno stupito? "Il Venezia ha una buona squadra, il Catanzaro da neopromossa gioca un calcio molto bello e si vede che sono una squadra unita: contro loro abbiamo vinto 5-0, ma questo non cambia nulla, mi hanno lasciato un'ottima impressione".
Tra pochi giorni arriva l' Ascoli: "Una gara dura, come tutte in B. Sappiamo che loro hanno bisogno di punti per la salvezza. Noi in casa davanti ai nostri tifosi dobbiamo fare una grande partita".
Un passo indietro, sull'eliminazione ai playoff contro il Cagliari: "I playoff dell’anno scorso sono stati un colpo duro. Dallo 0-2 ci ritroviamo sul 3-2. Però serve per maturare come squadra e penso che l’abbiamo fatto. Sono quelle botte che fanno bene, da quegli errori abbiamo imparato e penso lo abbiamo dimostrato. E' stato un momento difficile, eravamo una squadra forte e stavamo giocando una grandissima partita, ma è passato e non ha senso parlarne. Le sconfitte servono per migliorare".