Ribalta: "Non siamo finti umili: vogliamo la A! Nessuna offerta per Man e Mihaila"
Ospite telefonico nella consueta puntata del giovedì sera di "Calcio e Calcio" in onda su 12TV Parma, il Managing Director-Sport Javier Ribalta ha toccato vari temi che stanno caratterizzando l’estate del Parma, tra i quali il mercato e quelli che saranno gli obiettivi da raggiungere in questa stagione.
Quale sarà l’obiettivo di quest’anno?
“Dal primo giorno abbiamo detto che puntiamo alla promozione e abbiamo questa responsabilità. Non ci vogliamo nascondere: vogliamo andare in Serie A!”.
Vi siete dati delle tempistiche per quanto riguarda il mercato? Avete già fatto molto. Ora le uscite?
“L’idea era quella di portare in ritiro gran parte della rosa e per il 75% è già fatta. In questo mercato bisogna essere pazienti perché non ci sono tanti soldi e le squadre chiedono tanti prestiti. Vi assicuro che c’è tanto interesse attorno ai nostri giocatori ma se andranno via partiranno alle nostre condizioni, non a quelle che chiedono gli altri: abbiamo questa forza e possiamo permetterci questa autonomia”.
Kucka, Man e Mihaila?
“Con Kuco ci ho parlato alla fine del suo Europeo e mi ha detto che ora voleva solo riposare dopo una stagione lunga e faticosa. In mancanza di alternative allettanti mi ha detto di voler restare a Parma. Se vuole rimanere le nostre porte sono aperte, soprattutto perché è sotto contratto, ma se arriverà una proposta valuteremo insieme. A parte Messi tutti i giocatori hanno un prezzo e possono essere venduti, ma per Man e Mihaila non sono mai arrivate offerte. Se le squadre cercano direttamente loro o i loro procuratori questo non mi è dato saperlo, ma a noi nessuno ci ha chiesto nulla e a meno di offerte da capogiro resteranno qui”.
Dopo l’accaduto con Giuffredi i suoi 5 assistiti (Sepe, Laurini, Pezzella, Grassi e Sprocati) sono in uscita?
“Con Mario abbiamo buoni rapporti, non c’è stata nessuna rottura, ma parlando di mercato siamo arrivati a quest’accordo di non portarli in ritiro perché magari troviamo una soluzione prima. Questo non vuol dire che partiranno tutti”.
Ci dia conferme o smentite riguardo i nomi che in questi giorni si stanno facendo: Zaza, Cicaldau, Baldè?
“Nessuno dei tre. Zaza lo conosco dai tempi della Juve, ma non arriverà. Cicaldau è un giocatore forte, ma non lo abbiamo cercato. Baldè è un terzino sinistro e in quella zona siamo coperti”.
L’argomento attaccante?
“Mi auguro che il nostro centravanti sarà Inglese: viene da una brutta annata, ma ora si è operato e sta lavorando duramente per recuperare. Se sta bene di attaccanti come lui non ce ne sono in Serie B. Abbiamo preso Benedyczak che è un ragazzo che avrà un grande futuro e poi valuteremo il discorso da fare per Cornelius: ha avuto qualche proposta ed è un giocatore appetibile per molte squadre, se dovesse andare via andremo sul mercato e prenderemo un attaccante da 15/20 gol. Ma ripeto, spero sarà Roberto (Inglese, ndr) a farci fare la differenza quest’anno”.
State costruendo una rosa ed uno staff che non sono da Serie B: con tutto l’entusiasmo creato bisognerà riportare tutti con i piedi per terra?
“C’è entusiasmo e una bella atmosfera grazie anche al mister e al suo staff: è quello che vogliamo trasmettere a tutti. Noi non vogliamo essere arroganti o presuntuosi, ma neanche finti umili: se dico che non dobbiamo lottare per andare in Serie A sarei bugiardo. Per tradizione, storia e potenzialità dobbiamo provarci, poi chiaramente saremo umili. Tutti i campionati sono duri, ma noi con il lavoro punteremo i nostri obiettivi”.
La buonuscita per D’Aversa testimonia il fatto che state anche attenti al bilancio.
“Ed è giusto esserlo, ma noi guardiamo prima il discorso tecnico che quello economico: non punteremo giocatori da 20/30 milioni, ci vuole equilibrio, ma prediligeremo comunque investimenti che ci convincono prima di tutto dal punto di vista del valore, non perché una cosa è conveniente”.
Riguardo Bernabè cosa ci può dire? Tatticamente nello schema di Maresca dove lo vede?
“Bernabè è un brevilineo, veloce, mancino. Può giocare terzino sinistro o mezz’ala: so che può sembrare una contraddizione, ma per come sviluppa il gioco Enzo fidatevi che ha quelle caratteristiche. Ha già giocato un anno per lui e lo conosce. In Spagna se ne parlava un gran bene già dai tempi dell’Espanyol, poi lo ha voluto il Barcellona prima di arrivare al Manchester City. Viene da un campionato U23 inglese che è più allenante di quello Primavera in Italia”.
Arriverà qualcun altro dal City?
“No”.
Di recente un ex giocatore del Parma, Igor Budan, ha detto che “In Serie B conta prima di tutto il fisico, poi la cattiveria e dopo la qualità”. Voi state costruendo una squadra molto valida dal punto di vista qualitativo, ma fisicamente e a livello di esperienza non crede manchi qualcosa?
“Non direi ci manchino giocatori fisici. Juric è un metro e novanta: lotta e fa la guerra. Valenti idem: l’anno scorso gli è servito da rodaggio e quest’anno contiamo di averlo al top. Brugman è uno tosto. Poi se vuoi sviluppare un tipo di calcio e non hai quel tipo di giocatori non puoi farlo: per me se sei superiore sei superiore, non cambia la tipologia del campionato. Non penso sia un rischio, e abbiamo preso due come Vazquez e Buffon: abbiamo fatto un mix. Non siamo solo giovani, non ci presenteremo con i bambini degli allievi, se è questa la preoccupazione”.
Due ragazzi di cui si parla poco: Iacoponi (Simone) e Colombi.
“Iacoponi ha esperienza e per la Serie B tornerà utile, mentre Colombi sarà la riserva di Buffon. Non sto a dire che Gigi deve guadagnarsi il posto: è ovvio che lui è il titolare e se sta bene gioca…”.
Cosa manca ancora? Sono previsti altri acquisti nei prossimi giorni?
“No, per ora potete spegnere Twitter: non è previsto nulla a breve. Ora pensiamo alle uscite, poi gli ultimi 2/3 acquisti li faremo più avanti. Valuteremo un difensore che possa fare sia il terzino (di destra, ndr) che il centrale”.
Novità per quanto riguarda la campagna abbonamenti?
“Purtroppo non si saprà nulla finchè non si capirà quale sarà la capienza effettiva degli stadi”.