Prandelli: "Il mio Parma era molto giovane ma raggiungemmo l'Europa. Che commozione a San Siro"
Ospite di 12Tv Parma nel corso della trasmissione 100 anni di Stadio Tardini, l'ex allenatore del Parma Cesare Prandelli ha ripercorso le sue tappe da tecnico dei crociati: "Nella storia e nel mondo del calcio è stata la prima volta che una squadra di calcio ha salvato la società, perché con i soldi di Adriano siamo riusciti ad arrivare anche in Europa League. Ricordo la mia prima volta al Tardini, avevo la tuta e mi piaceva indossarla. Poi mi hanno chiamato Calisto Tanzi e Boniperti, mi hanno fatto i complimenti ma mi hanno detto che ero inguardabile".
Il suo Parma.
"Eravamo una squadra molto giovane, abbiamo rinnovato tutto con grande coraggio. Eravamo una squadra basata su giocatori esperti e quando sono arrivato io fino all'ultima partita potevamo retrocedere. Con Sacchi abbiamo pensato di rinnovare tutto, ma non sapevamo cosa sarebbe successo. È stato tutto positivo, facevamo le cose fatte bene con giovani interessanti. Eravamo la squadra più giovane d'Europa e siamo arrivati alle coppe europee".
Lo striscione dedicato.
"Adottami. Forse è stata quell'unione e quella fiducia totale nella squadra e nei responsabili che ha portato a tutto questo. La squadra andava in campo per onorare una maglia prestigiosa".
Il saluto dei tifosi a San Siro.
"I tifosi del Parma erano molto più avanti. Hanno sempre apprezzato l'aspetto umano e del grande orgoglio e della riconoscenza. Abbiamo finito la partita, Adriano ha fatto gol e non siamo andati in Champions per un punto. Eravamo contenti ma anche dispiaciuti. Andiamo negli spogliatoi e ci dicono che i nostri tifosi non stavano uscendo dallo stadio ma ci stavano aspettando. Volevano dimostrarci amore, siamo andati a salutare in maniera forte e commossa. Lo ricordo con grande soddisfazione".