Spezia, ecco Colak: "Ho sempre segnato giocando con continuità. L'Italia ancora non mi conosce, ma l'anno scorso avevo il fuoco dentro"

11.09.2024 13:27 di  Rocco Azzali   vedi letture
Spezia, ecco Colak: "Ho sempre segnato giocando con continuità. L'Italia ancora non mi conosce, ma l'anno scorso avevo il fuoco dentro"
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Stamane, nella sala stampa dello stadio "Picco" di La Spezia, si è tenuta la presentazione ufficiale di Antonio Colak. Il centravanti croato approdato in Liguria nell'ambito dell'operazione relativa all'ingaggio da parte del Parma di Rachid Kouda - lasciato per questa stagione in bianconero al fine di favorirne percorso di crescita - si è detto carico e motivato in vista di questa nuova esperienza e di seguito vi riportiamo un estratto delle sue dichiarazioni riprese dal quotidiano Città della Spezia: "Sono molto felice di essere qui, ringrazio il direttore, la società e il mister per quest'opportunità. È molto importante che un allenatore abbia fiducia in te. Sono stato lo stesso giocatore per tutta la carriera, ho sempre lavorato al 100%. Una stagione può andare bene, un’altra no, ma ho sempre fatto gol dove ho avuto minuti e opportunità. Io sono una punta, voglio fare gol e portare al successo il club. Voglio sempre rimanere tanti anni in un club ma non sempre la decisione di andare via è mia. È molto importante per un giocatore sentirsi apprezzato, la voglia di venire qui c’è stata dall’inizio. Per me conta solo il campo, dentro di me anche l’anno scorso avevo il fuoco e voglio dimostrare a tutti chi sono, perché l’Italia non conosce chi è Antonio Colak e ogni giorno farò di tutto per dimostrarlo. Qui si gioca in maniera diversa rispetto a Parma, dove si giocava con una punta diversa, noi abbiamo due punte in area e dobbiamo fare gol.

Infine una battuta riguardo la vittoria arrivata al foto-finish nel match interno contro il Cesena deciso dalla rete di Nicolò Bertola all'11° minuto di recupero oltre il novantesimo: "Mi ricordo che con il Parma abbiamo vinto molte partite al novantesimo, quando eravamo 1-1 ho detto ai miei compagni in panchina che avremmo vinto perché me lo sentivo".

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