Adriano: "Trovavo sempre un motivo per bere. Cercavo una via di fuga dal calcio"

13.11.2024 08:25 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Adriano: "Trovavo sempre un motivo per bere. Cercavo una via di fuga dal calcio"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it

Adriano Leite Ribeiro, ex attaccante del Parma che in Italia ha vestito anche le maglie di Inter, Fiorentina e Roma, ha parlato nella sua autobiografia, intitolata "La mia più grande paura", di alcuni dei momenti più brutti della sua carriera: "Tornavo a casa e trovavo sempre un motivo per bere, o perché c'erano i miei amici o perché non volevo stare in silenzio e pensare a stronzate. Molte persone usano il calcio come valvola di sfogo. Io, invece, avevo bisogno di una via di fuga dal calcio. La mia fuga dal calcio era la famiglia e mio padre. Quando se n'è andato lui, il mio compagno è diventato il bere. Arrivavo tardi agli allenamenti. Il club provava a insabbiare tutto. Mi facevano le multe, ma non me ne importava nulla. La mia depressione aveva raggiunto un livello che non voglio neanche ricordare".

LEGGI ANCHE: Pincolini: "Bonny di livello internazionale, teniamoci stretto Delprato. Sits profilo da seguire, sta migliorando"

Adriano parla poi anche del ruolo dell'Inter nella vicenda: "Un giorno Moratti mi disse: 'Vorremmo mandarti in un posto speciale'. Mi volevano mandare in Svizzera in una clinica di riabilitazione. Ero depresso. Non capivo di cosa stessero parlando: 'Perché stai cercando di mandarmi in un ospedale psichiatrico?'. Ho iniziato a innervosirmi. Un giocatore ricoverato in clinica riabilitativa? Porca puttana, no!".