Il rendimento disastroso negli scontri diretti: in casa 2 gol subiti a partita nelle sfide salvezza
La sconfitta interna per 3-1 contro il Lecce è stata la sesta in campionato su 12 partite disputate al Tardini. In ottica classifica la situazione è ora veramente pesante, con l’ingresso del Parma in zona retrocessione, per la prima volta dall’inizio del campionato. Particolarmente deludente fino ad ora è l’andamento negli scontri diretti. Nel dettaglio, nei 13 disputati fino alla 23 giornata (8 in casa, 5 in trasferta), il Parma ha raccolto solo 11 punti, 5 in casa (Empoli, Monza e Venezia) e 6 in trasferta (Lecce, Como, Venezia e Torino).
Le difficoltà nelle sfide salvezza si evincono dal saldo relativo ai gol: 16 fatti e 21 subiti in totale, di cui in casa 11 fatti e ben 16 subiti. La media delle reti subite in casa negli scontri diretti (2 a partita) testimonia la difficoltà della squadra di Pecchia nella gestione della fase difensiva. Ieri per la quarta volta sono state incassate 3 reti in scontri diretti casalinghi, a riprova del fatto che vengono concesse troppe occasioni da rete agli avversari, ma soprattutto occasioni di facile finalizzazione. Le assenze, importanti, alle quali si è dovuto sopperire in particolare in difesa e centrocampo, da sole non bastano a giustificare il pessimo andamento della squadra negli scontri diretti: quando senza palla, la squadra è palesemente in difficoltà e la sensazione sempre più evidente è che gli avversari abbiano ben compreso i punti deboli e puntualmente riescano ad essere tremendamente efficaci nell’approfittarne.
L’atteggiamento nelle partite casalinghe, sempre votato alla ricerca della vittoria, di per sé è lodevole e positivo, si è rivelato in queste condizioni di difficoltà della fase difensiva un pericoloso boomerang. Le modalità poi con le quali vengono sistematicamente subite le reti (situazioni di ripartenza e cross dalle fasce) si sono sistematicamente ripetute nel tempo, e non sembra si sia in grado di porvi rimedio, almeno fino ad ora.
Nelle restanti partite l’undici di Fabio Pecchia sarà chiamato ad invertire questo trend: gli scontri diretti saranno 7 e saranno giocati quasi tutti fuori casa, ma alla luce di quanto avvenuto fino ad ora non è detto che questo debba essere necessariamente un fattore negativo: a patto di ritrovare una solidità difensiva, grazie anche all’aiuto dei nuovi arrivati e dai rientranti da infortuni, ed una maggiore attenzione nei particolari, che in Serie A fanno sempre la differenza.