L'importanza di chiamarsi... Estevez. L'argentino si è dimostrato insostituibile in questo Parma

Dal 24 agosto, data della prima e unica vittoria stagione del Parma contro il Milan, la squadra di Pecchia ha dovuto rinunciare a Nahuel Estevez per un problema muscolare al flessore della coscia destra. Con l’argentino in campo il Parma ha conquistato 4 punti in due gare, oltre al successo coi rossoneri è arrivato il pareggio in casa contro la Fiorentina che sa di occasione persa, mentre senza di lui un solo punto in tre gare (Napoli, Udinese e Lecce, ndr).

Non tanto la sconfitta al Maradona, che ha visto il Parma tenere bene il campo, ma le due gare con Udinese e Lecce hanno manifestato qualche problema negli equilibri della squadra di mister Pecchia. Equilibrio che è caratteristica peculiare del calcio di Estevez, il quale in mediana bilancia in modo perfetto la squadra, con la sua posizione da schermo a proteggere la difesa. L’ex Spezia e Crotone ha la capacità di creare volume e quantità soprattutto in fase di interdizione, ma anche di avviare la fase di gioco insieme a Bernabè, ed è ad oggi insostituibile nel Parma. Dico ad oggi perché sul mercato Pederzoli e company si sono mossi investendo una cifra importante per Mandela Keita, centrocampista ex Anversa, che per caratteristiche potrebbe essere visto come alternativo all'argentino, ma il nazionale belga nella prima prima uscita ha palesato errori di inesperienza che ne hanno causato l’espulsione.

Gli servirà uno step di crescita, che potrebbe richiedere tempo e pazienza: nel frattempo vista anche l’esclusione di Cyprien, Estevez è assolutamente imprescindibile per questo Parma. Sohm e Bernabè non hanno sfigurato in mediana nelle ultime uscite, ma a livello generale è mancata solidità ed equilibrio ad una squadra che ne ha un disperato bisogno, ed Estevez, prima che Keita si dimostri affidabile al 100%, è un elemento insostituibile per una rosa giovane e verde come quella del Parma.