Dalla Primavera ai complimenti di Pecchia: la crescita di Mohamed Anas Haj
Nel precampionato del Parma il calciatore più giovane aggregato con la Prima Squadra è stato Mohamed Anas Haj. Il calciatore tunisino è nato il 26 marzo 2005 a Chieti, ma è cresciuto a Verona, nel settore giovanile del Chievo. Gioca fino all'Under 17 della formazione veneta: poi, con il fallimento del Chievo, il Parma ci ha visto lungo e dall'estate del 2021 Haj indossa i colori crociati. Fin dal suo arrivo è stato uno degli elementi di spicco delle giovanili del Parma: con l'Under 18 in 15 presenze ha realizzato 8 reti e 6 assist, unendosi ancora giovanissimo alla formazione Primavera. E con la formazione di mister Beggi è stato assoluto protagonista, trascinando i crociatini a suon di gol e assist fino agli spareggi per la promozione. In 46 presenze, il 18enne ha messo a referto 19 reti e 12 assist. Uno score di livello, che ha convinto mister Pecchia ad aggregarlo alla Prima Squadra in questa preparazione. Da subentrato, in queste amichevoli ha dimostrato di giocare senza paura, con personalità e coraggio. Meritando i complimenti di Pecchia nel post Elche-Parma.
Che tipo di giocatore è Haj? Haj è un esterno sinistro, che può giocare anche come seconda punta. Un giocatore di grande estro, che possiede un ottimo bagaglio tecnico e ha qualità nel dribbling. Ottima gestione palla nel breve e anche buona corsa, soprattutto nello scatto, che gli consente di essere una spina nel fianco per le difese avversarie. Per caratteristiche può essere paragonato a Dennis Man. Spesso spregiudicato e imprevedibile, sarà il leader della formazione Primavera anche in questa stagione. Difficilmente troverà spazio in Prima Squadra quest'anno: la concorrenza in quella zona di campo è tanta e, solo in caso di emergenza, vedremo Haj in campo. Pecchia però crede molto in lui e senza dubbio sarà spesso tra i convocati. Il Parma ha nel suo roster un talento e, tenendo in considerazione la giovane età, non deve bruciarlo. Un altro anno con mister Beggi lo farà crescere: si spera che in futuro potrà essere un elemento prezioso anche per la Prima Squadra. Il talento, di certo, non manca.