Un dato particolare: grande Parma con le big che diventa piccolo contro le cenerentole
Ancor più che l'anno scorso - dove il grigiore assoluto ha coperto praticamente l'intero campionato della squadra ducale - in questa stagione il Parma dimostra un andamento oltremodo altalenante ed incostante. Escludendo le gare di Coppa Italia, da 16 giornate a questa parte i crociati non hanno mai messo in fila due risultati dall'esito uguale. In sole due occasioni, infatti, la formazione guidata da Fabio Pecchia ha fatto registrare lo stesso "segno" per due partite consecutive. Per trovare l'ultimo precedente bisogna tornare allo scorso primo ottobre, quando il Parma superò il Frosinone dopo il successo di Ascoli - che comunque arrivò due settimane più indietro - prima della sosta. L'altra occasione si verificò tra la prima e la seconda giornata del campionato, con i pareggi contro Bari e Perugia. Dati, questi, che testimoniano quanto detto all'inizio e che se contestualizzati offrono un ulteriore spunto su cui riflettere.
Il Parma ha affrontato in 4 occasioni le prime 3 della classe (considerando la gara di ritorno già disputata contro il Genoa) e 5 volte le ultime 4 in graduatoria (visto il doppio confronto già a referto contro il Cosenza). Ebbene, i crociati hanno registrato ben 10 punti sui 12 a disposizione negli scontri con le "big", mentre sale solo a 4 il misero bottino racimolato sulle 15 lunghezze messe in palio nei 5 match contro le "cenerentole" del torneo. Una statistica che mette ancora di più in risalto il fatto che questa squadra trova maggior concentrazione ed una miglior efficacia con avversari che tendono ad aprirsi maggiormente quando offendono. Al contrario, manca ancora quel cinismo e quella determinazione fondamentali per portare a casa le partite più sporche, nelle quali la qualità spesso non basta.
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