A suon di pareggi, il Parma tiene a distanza le inseguitrici. Ma con una vittoria, magari proprio con la Juventus, la salvezza sarebbe più vicina. Bentornato Kowalski!

18.04.2025 00:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
A suon di pareggi, il Parma tiene a distanza le inseguitrici. Ma con una vittoria, magari proprio con la Juventus, la salvezza sarebbe più vicina. Bentornato Kowalski!

Mentre sta per iniziare il weekend pasquale, con il Parma che scenderà in campo a Pasquetta contro la Juventus, è tempo di fare un primo bilancio del mese di aprile, che vedeva la squadra crociata approssimarsi a un calendario quantomeno complicato. Ebbene, gli scontri con Inter e Fiorentina hanno portato in dote due segni "X" alla squadra di Chivu, decisamente un risultato niente male rispetto a quelle che potevano essere le attese anche solo un mese fa. In generale, il Parma ultimamente si sta dimostrando una formazione abbonata al pari: da quando l'allenatore rumeno siede sulla panchina crociata, infatti, sono arrivati ben cinque pari - per giunta consecutivi - in sette gare, dopo una vittoria (con il Bologna) e una sconfitta (con l'Udinese) nelle prime due uscite con il nuovo tecnico.

Come vanno letti quindi questi numeri? Una statistica che abbiamo rilevato proprio poco fa (LEGGI QUI) fa notare infatti un deciso miglioramento dei numeri del Parma in chiave difensiva. La retroguardia ha infatti ritrovato consistenza e attenzione, e con il recente passaggio alla difesa a tre (in realtà, praticamente una difesa a cinque), il Parma ha saputo trovare una solidità che non si vedeva ormai da tempo da queste parti. Sono inoltre arrivati ben tre clean sheet con Chivu in panchina, anche questo un risultato da non sottovalutare considerando che, prima dell'arrivo del tecnico, il Parma faceva registrare la seconda peggiore difesa del campionato. Insomma, Chivu non avrà la bacchetta magica, ma senza strafare ha saputo toccare i tasti giusti e rimettere le cose al suo posto, badando al sodo (e al più classico "prima non prenderle") piuttosto che al cosiddetto bel gioco. Cosa che, peraltro, non era facilmente preventivabile vista la precedente esperienza del tecnico sulla panchina della Primavera dell'Inter, in cui il rumeno aveva abituato gli spettatori a un gioco offensivo. Ma anche qui, penso ci sia una lezione da imparare: è ingiusto giudicare un allenatore basandosi solo sulle sue precedenti esperienze, perché un tecnico intelligente sa adeguarsi al momento e al materiale a disposizione. E probabilmente è questo il merito principale di Chivu sino a questo momento, anche se la strada verso la salvezza è ancora lunga.

Una strada sulla quale, come dicevamo, ora il Parma incontra la Juventus, vecchia rivale dei bei tempi che furono, quando negli anni Novanta gialloblu e bianconeri si giocavano coppe e scudetti. Oggi i rapporti di forza sono chiaramente diversi, ma a maggior ragione il Parma dovrebbe cercare di togliersi una soddisfazione importante battendo la Vecchia Signora, per far sì che la salvezza diventi più vicina - cosa peraltro non scontata solo poche settimane fa, quando la strada verso la permanenza in Serie A si era cominciata a fare molto pericolosa e accidentata. Insomma, andando avanti a pareggi il Parma sta riuscendo a tenere dietro le inseguitrici (le quali peraltro non stanno viaggiando certo a un ritmo sostenuto, a parte il Venezia che però era più attardato), ma è con una vittoria, per giunta di prestigio, che potrebbe arrivare uno strappo non decisivo, ma sicuramente importante. Chiudo facendo il bentornato a Mateusz Kowalski, che dopo aver trovato l'esordio da titolare nella gara d'andata contro il Napoli (sfiorando anche il gol) si è infortunato gravemente: da ieri è nuovamente in gruppo e questa è sicuramente una bella notizia per il diciannovenne polacco, che magari potrebbe riassaggiare il campo da qui alla fine del campionato.