Palermo, Mignani: "Test impegnativo con la più forte di tutti. Ranocchia sta meglio, ma non ci sarà"

18.04.2024 12:04 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
Palermo, Mignani: "Test impegnativo con la più forte di tutti. Ranocchia sta meglio, ma non ci sarà"
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© foto di Mario Giglio/TuttoPalermo.net

"Domani incontriamo la prima in classifica, la più forte di tutti. È un test impegnativo e veritiero per noi, sono curioso, voglio capire quanto la squadra ha lavorato per arrivare bene a questa partita. Dobbiamo avere l’ambizione di andare a prendere quelli che sono davanti, è una questione di mentalità": così, come si legge su mediagol.it, il tecnico del Palermo Michele Mignani, che ha parlato alla vigilia della sfida con la capolista Parma, valevole per la 34ª giornata del campionato di Serie B Il mister ha proseguito poi: "Non posso permettermi di andare troppo oltre col pensiero, conta la partita di domani. Il Parma ha un allenatore che lavora con la stessa squadra da due anni, una squadra che è cresciuta e che ha dimostrato di essere la più forte di tutti. La mia squadra deve essere pronta a giocare più di 95-96 minuti".

Andando quindi alla squadra: "Ranocchia sta meglio, col Parma non ci sarà ma a breve tornerà in gruppo. Vasic? Non so quantificare i giorni precisi, non c'è neppure lui comunque. Ma entrambi sono vicini a tornare a lavorare con il gruppo. Nedelcearu? Per me sono tutti potenziali titolari, non c’è un sostituto dell’altro. Senza Lucioni ha giocato lui, non posso schierare tutti ma hanno tutti dimostrato di poter fare bene. Ogni giorno che alleno questi ragazzi mi faccio un’idea sempre più chiara. E sulla formazione mi porto sempre dei dubbi perché spingono tutti allo stesso modo, ho fatto girare ed entrare quasi tutti. Mi porterò dubbi fino a domani, ma so benissimo che chi entra a partita in corso diventa più determinante di chi inizia. Traorè, Insigne o Di Mariano? Sono giocatori che hanno passato buona parte di carriera a fare l’esterno, ma questo non significa che non possono giocare anche dentro al campo, l’importante è non dare punti di riferimento all’avversario".

Conclude: "Non ho vissuto un anno intero a Palermo, ma nell’arco di 38 giornate ognuno avrà i punti che meriterà di avere. I valori alla fine vengono sempre fuori. Al mio arrivo abbiamo cambiato qualcosa rispetto al Palermo di prima, la squadra può aver ricevuto un po’ più di equilibrio, magari con qualche giocatore un meno nell’area avversaria. Ma questo col tempo si può ritrovare. Il calcio è fatto di due fasi, non è importante creare 58 occasioni ma portare a casa i tre punti. Col Parma devi stare attento a non concedere troppo, se concedi come con Samp e Cosenza rischiamo di prendere gol perché hanno tanta qualità e fisicità. Dobbiamo stare attenti, ma altrettanto competitivi e fare male. Sarà complicata per noi, ma deve esserlo pure per loro".

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