Ag. Man a PL: "Le tre panchine non le ha prese bene, ma ora è tutto chiarito. Mercato? Pensa alla promozione"
Meno prodigo di parole (forse per la dolorosa eliminazione della Romania alle qualificazioni ai Mondiali, ndr) ma sempre cortese, Giovanni Becali ha risposto alle nostre domande in occasione del ritorno al gol di Dennis Man con la sua Nazionale dopo un periodo non semplice con la maglia del Parma, dove anche Valentin Mihaila sta faticando, nonostante il brillante inizio che lo aveva portato a decidere la sfida interna al Benevento. L'agente dei due attaccanti rumeni, fa il punto della situazione a pochi giorni dal ritorno in campo, con Man e Mihaila che ora pensano solo alla promozione della squadra di Maresca. Parola di Becali: "Ho parlato con Dennis dopo la gara, sì. Ha giocato abbastanza bene, però comunque la nostra partita dipendeva dal risultato di Macedonia. La qualificazione è durata solo 12 minuti, il tempo del pareggio della Islanda, poi la Macedonia ha vinto 3-1 e ha ottenuto il pass per i playoff per accedere al mondiale in Qatar. Contento di tornare in campo? Certo, ora ha voglia di allenarsi bene e di recuperare il suo posto nel Parma e di dare una mano alla squadra e fare bene, di aiutare al mister e lo staff", ha detto in esclusiva ai microfoni di ParmaLive.com, dopo l'anticipazione presente all'interno del podcast di ieri.
In Romania si è parlato tanto di una sua volontà di andare via dal Parma. Cosa può dirci?
"No, no, c’è stata solo una richiesta di un club turco, che non ho contattato io, bensì sono stati loro a contattarmi, ma tutto ciò in agosto. Ho parlato con la dirigenza del Parma, mi hanno detto che il ragazzo lascerà Parma solo per la cifra giusta. Però lui ha cinque anni di contratto e ora ha la testa solo sul Parma, così come i compagni, per fare tutto il possibile per andare almeno ai playoff".
Come le ha prese queste tre panchine di fila dopo tante gare da titolare?
"Non le ha prese bene, però sono decisioni del mister, con il quale ha avuto anche un colloquio. Speriamo che ora le cose andranno bene".
È però un fatto che quando gioca nel suo ruolo, con la Romania, ecco arrivare subito il gol.
"Io non sono allenatore, sono un procuratore. Il calcio lo conoscono gli allenatori, i direttori tecnici, i direttori sportivi. I procuratori lo conoscono meno, anche se alcuni di noi hanno giocato".
Cambiando argomento, nella nostra chiacchierata di circa un anno fa mi disse che Krause è un personaggio straordinario e che avrebbe fatto sicuramente bene a Parma. Ha cambiato idea in merito?
"No, assolutamente. Il presidente è sempre quello che ho conosciuto. Il Parma è l’unica squadra di serie B che paga mensilmente, senza ritardare, a differenza, forse, anche di alcune società di serie A".
Ho letto, anche, che durante l’estate ha consigliato a Krause Petrescu, ancor prima dell'arrivo di Maresca. È vero?
"Sì, ho parlato con la società quando sono scesi in Serie B e avevano già lasciato libero D’Aversa e non avevano ancora una posizione chiara sul nuovo allenatore. Io ho consigliato Dan Petrescu. È un allenatore con esperienza, che ha vinto 4/5 campionati, ha allenato anche in Cina e conosce sia l’inglese che l’italiano, che era quello che cercavano i proprietari del Parma. Poi il giocatore che è stato Petrescu lo conoscete meglio di me".
Riguardo Mihaila, che è rimasto ad allenarsi a Parma, so che ci sono interessi su di lui dalla serie A. Mi conferma che il Parma non lo lascia partire per meno di 20 milioni?
"Non lo so, non si è nemmeno parlato di un interesse di una squadra. Ci sono state solo discussioni quando l’anno scorso ha fatto qualche gol o ha giocato bene. Però non si è mai parlato di una cosa seria".
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