Ex - Donadoni: “La salvezza? Serve dare tutto, gara dopo gara. Con la Juve serve attenzione”

Roberto Donadoni, indimenticato mister gialloblù nel periodo Gennaio 2012-Giugno 2015 (141 panchine totali), è stato protagonista dell’ultima vittoria dei crociati contro la Juventus, datata 11 aprile 2015. Il Parma, ormai retrocesso e prossimo al fallimento, sconfisse i bianconeri per 1-0 grazie a un gol di José Mauri. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta di Parma, Donadoni ha condiviso le sue impressioni sul prossimo impegno dei gialloblù contro la Juventus e, più in generale, sul tipo di approccio necessario nella decisiva fase finale della lotta per la salvezza. Ecco il suo pensiero su questi temi:
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Si dice che una gara con la Juventus non abbia bisogno di preparazioni particolari.
“Direi di sì, è vero. Talmente alto il valore e la storia di un club come la Juventus che tutti non vedono l’ora di confrontarsi e misurarsi con queste realtà. Gli stimoli sono altissimi. Non c’è bisogno di caricare troppo una gara del genere. Serve la giusta attenzione, perché a volte si corre il rischio nel problema opposto: un eccesso fa fare brutte figure”.
Il Parma ha puntato su Chivu, che è un esordiente in Serie A…
“Tutti i club, com’è giusto che sia, devono fare le scelte che ritengono più opportune. Spero davvero che sia una scelta azzeccata e che dia i frutti giusti”.
Qual è l’aspetto più importante, a poche giornate dalla fine, per una squadra che deve salvarsi?
“Adesso bisogna davvero centellinare ogni cosa, ogni punto: ogni piccola sfumatura è fondamentale. Tutto diventa importante. Non bisogna programmare nulla, ma vivere alla giornata e tirare fuori il massimo da ogni singola gara. Se si comincia a dire “beh, questa possiamo anche perderla, ma la prossima dobbiamo vincerla”, non funziona. Del resto, si è visto che a volte anche le squadre di alta classifica faticano contro le più piccole. Ora non bisogna risparmiarsi: niente tabelle, ma la cattiveria giusta e la giusta determinazione. Solo così si mettono in difficoltà le squadre più forti. Bisogna mettere in campo davvero tutto quello che si ha. La salvezza si conquista gara dopo gara”.
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