PL - Beggi (ex all. Primavera): "Ottimo esordio di Haj, ma non sono stupito. Ha qualità straordinarie"

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25.09.2024 08:00 di  Rocco Azzali   vedi letture
PL - Beggi (ex all. Primavera): "Ottimo esordio di Haj, ma non sono stupito. Ha qualità straordinarie"

Gettato nella mischia da mister Fabio Pecchia a metà della ripresa di quello che sembrava essere un match dall'esito ormai scritto, il debuttante Anas Mohamed Haj è stato in grado con il suo talento e la sfrontatezza dei suoi 19 anni di cambiare le sorti dell'incontro del "Via del Mare". Grazie ai due assist serviti tra il 93° e il 95° rispettivamente a Pontus Almqvist e ad Antoine Hainaut il giovane classe 2005 ha bagnato come meglio non avrebbe potuto la sua prima apparizione in Serie A, guadagnandosi in meno di mezz'ora l'affetto del popolo crociato. Per conoscere meglio la stellina italo-tunisina la nostra redazione ha voluto rivolgere qualche domanda all'ex tecnico della Primavera gialloblù Cesare Beggi, uno dei primi ad aver creduto nelle sue potenzialità. Con l'attuale allenatore in seconda di Ignazio Abate sulla panchina della Ternana abbiamo inoltre provato a fare un focus rispetto i tanti ragazzi emergenti del vivaio ducale e di seguito vi riportiamo l'intervista integrale rilasciata ai microfoni di ParmaLive.com: "Non sono affatto stupito dell'ottima prestazione di Anas contro il Lecce. Ho provato un immenso piacere nel vederlo esordire in prima squadra, ma come stavo dicendo ero certo che si sarebbe fatto trovare pronto nel momento in cui sarebbe stato chiamato in causa e così è stato. Conosco bene le sue qualità sia sotto l'aspetto tecnico che dal punto di vista umano e posso garantire che ha tutte le carte in regola per poter continuare a migliorarsi. Se oggi si parla di Haj il merito è del club che ha deciso di puntare su di lui e di tutti gli addetti ai lavori del Settore Giovanile del Parma che da 3 anni a questa parte curano attentamente il suo percorso di crescita e sviluppo".

Fu per primo Lei mister a portare Haj in Primavera, ci racconti.
"Anas arrivò a Parma nell'agosto del 2021 in seguito al fallimento del Chievo Verona e inizialmente venne aggregato alla formazione degli Allievi con quelli che erano i suoi coetanei. È bastato poco, però, per accorgerci tutti del suo valore e chiesi subito di averlo a disposizione in Primavera. Nonostante giocasse sotto età con compagni e avversari di due, ma anche tre anni più grandi di lui, dato che il regolamento consentiva l'impiego di due fuori quota del 2002, è sempre stato in grado di distinguersi grazie a una capacità quasi innata nella lettura del gioco e alle doti atletiche di cui è dotato. Inoltre lo straordinario bagaglio tecnico che ha nelle corde gli permette di compiere giocate imprevedibili e determinanti".

Qual è, secondo il Suo punto di vista, il ruolo in cui può rendere al meglio?
"Inizialmente si presentò come un attaccante puro, ma ho sempre creduto che la soluzione ideale per valorizzare al meglio le sue caratteristiche era quella di arretrare la sua posizione di partenza di una ventina di metri così da poter essere nel vivo dell'azione. Tra le linee riesce a sfruttare al meglio la sua dinamicità e gli strappi con o senza palla e in questi anni si è rivelato uno tra i più incisivi in zona realizzativa. In Primavera ha svariato su tutto il fronte d'attacco, ricoprendo per lo più il ruolo di trequartista, o di seconda punta diciamo nel 4-2-3-1, ma ha spesso agito anche come esterno alto. Al di là della collocazione in campo, Anas è in tutto e per tutto un giocatore adatto al calcio moderno, soprattutto grazie alla sua capacità di saper interpretare la partita nelle varie situazioni di gioco a seconda di quelle che sono le necessità del momento. A Lecce Pecchia lo ha schierato a centrocampo e ha dimostrato di poter interpretare alla grande anche quella mansione".

Quali sono a Suo avviso i migliori prospetti del vivaio ducale che potrebbero sbocciare nei prossimi anni?
"Il Settore Giovanile del Parma può vantare parecchi profili davvero interessanti. Kowalski, per esempio, ha tutti i requisiti per potersi affermare ad alti livelli. Ora l'infortunio lo costringerà a un periodo di stop, ma da quando è qui ha dato prova di ciò di cui è capace. Discorsi simili vanno fatti anche per Marconi e Sits, purtroppo penalizzati dai rispettivi problemi fisici che hanno condizionato i loro rendimenti nel recente passato, ma entrambi dotati di grande talento. Senza dimenticare Mikolajewski, altro ragazzo molto promettente".

Nei Suoi 3 anni alla guida della Primavera, mister, anche la sfortuna ha giocato un ruolo determinante in chiave promozione. Potrebbe essere questa la stagione giusta per il salto di categoria?
"Abbiamo sempre fatto delle buone annate raggiungendo 3 secondi posti in altrettanti campionati, ma purtroppo i playoff ci sono sempre risultati fatali. Mi auguro che possa essere questo per il Parma l'anno buono, anche perché la maggior parte della rosa è composta dai ragazzi che ho allenato lo scorso anno. Così come lo scorso anno non si è intervenuto più di tanto sul mercato e quindi l'ossatura è rimasta pressoché la stessa. Forse il fatto di aver prestato alla Prima Squadra tanti giocatori nel corso di queste stagione ci ha un po' penalizzati ai fini di classifica, ma per un tecnico del Settore Giovanile è una grandissima soddisfazione vedere i propri ragazzi arrivare a quei livelli. Penso ai vari Turk, Circati, Camara, Sits e appunto gli ultimi Haj, Kowalski e Mikolajewski: sono orgoglioso per ciò che stanno facendo".

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