PL - Bojinov: "Con le idee di Pecchia e la qualità dei giovani il Parma può fare un grande campionato. A Lecce gara aperta"
Alle 20.45 di sabato il "Via del Mare" sarà teatro della sfida tra Parma e Lecce, valida per la 5ª giornata del campionato di Serie A. I ragazzi di mister Fabio Pecchia - reduci da due sconfitte consecutive - saranno chiamati a invertire la rotta contro l'undici giallorosso, ma la trasferta pugliese potrebbe riservare numerose insidie per i crociati. In vista dell'impegno contro i salentini, la nostra redazione ha deciso di contattare Valeri Bojinov che in qualità di doppio ex di questo incontro ha espresso il suo punto di vista in merito alle due squadre protagoniste del match di domani sera. Di seguito vi riportiamo l'intervista integrale rilasciata dal classe '86 bulgaro in esclusiva ai microfoni di ParmaLive.com: "Sono molto affezionato all'Italia e proprio di recente sono tornato in visita al centro sportivo di Collecchio perché cerco sempre di tenermi aggiornato. Continuo a seguire con passione il campionato di Serie A, per me è sempre stato uno dei più belli e più importanti al mondo grazie anche al calore dei tifosi".
Se le partite terminassero al 45° i crociati comanderebbero la classifica a punteggio pieno. Come ti spieghi gli evidenti cali mostrati dalla squadra nei secondi tempi in questo avvio di campionato?
"Non siamo in presenza di un campanello d'allarme. Partiamo dal presupposto che si sta parlando di una squadra molto giovane che negli ultimi 3 anni è cresciuta tantissimo sia a livello di collettivo che nei singoli. Spesso poi sono gli episodi a determinare il risultato finale, ma secondo il mio punto di vista i tifosi possono stare tranquilli perché il Parma ha dimostrato di potersela giocare con tutte ed essere in grado di creare tante occasioni nell'arco dei 90 minuti".
Quanto potrebbero pesare nell'economia di una stagione i 6 punti lasciati per strada tra la 3ª e la 4ª giornata per una formazione il cui obiettivo è quello di raggiungere quanto prima la salvezza?
"Penso che non peseranno, sono anzi convinto che il Parma sarà in grado di andarli a recuperare su altri campi".
Le rimonte subite nelle precedenti sfide con Napoli e Udinese sono state entrambe viziate dalle ingenuità di Suzuki e Keita. Bisognerà fare i conti anche con gli errori di gioventù?
"È innegabile che il Parma potrà pagare il fattore gioventù con periodi di alti e bassi, ma è anche questo l'unico e vero modo per far crescere questi ragazzi. Il club può contare su un allenatore con idee chiare e su giocatori importanti che l'anno scorso hanno vinto la Serie B e che credo possano fare un grande campionato anche in questa stagione. Penso fermamente che ci siano ancora grandi margini di miglioramento e in futuro la società potrà mettere a bilancio considerevoli plusvalenze sotto il piano economico. Il crollo ravvisato nel secondo tempo della sfida contro l'Udinese è figlio del modesto grado di esperienza di una squadra che conta in organico parecchi giovani al primo anno in Serie A. Inoltre Pecchia ha avuto soltanto pochi giorni di tempo a sua disposizione per preparare la gara con il gruppo al completo visti gli impegni dei Nazionali".
Con un Di Chiara non ancora al top della condizione e l'assenza per infortunio di Valeri, nell'ultimo match il Parma poteva contare sui soli Delprato e Coulibaly. La squadra potrebbe pagare il fatto di non disporre di un organico abbastanza profondo?
"Qui è subentrata anche la sfortuna, ma credo che la rosa sia stata costruita bene in estate. Senza tutti questi infortuni la squadra è valida, ora servirà recuperare in fretta gli indisponibili e poi se proprio dovesse servire qualcosa dal mercato il club potrà intervenire nella finestra di gennaio".
Con 8 reti incassate nei primi 4 turni solamente Venezia e Atalanta hanno fatto peggio delParma. C'è qualcosa che andrebbe rivisto sotto l'aspetto difensivo?
"Forse subisce qualcosa di troppo quando è sotto pressione, ma sono dell'idea che la straordinaria qualità dei calciatori verrà fuori con il lavoro quotidiano".
La linea a quattro di mister Pecchia si troverà di fronte l'attacco meno performante dell'intera Serie A. Come pensi che dovrebbero preparare la gara del "Via del Mare" i due allenatori?
"Mi aspetto una partita aperta. Il Lecce vorrà senz'altro vincere davanti al proprio pubblico, ma dovrà fare i conti con una formazione che anche in trasferta non rinuncerà al proprio credo. Il gioco di mister Pecchia si sviluppa in verticale e tende a rifornire il più possibile i movimenti degli attaccanti. I giallorossi fanno un calcio diverso rispetto il Parma e rispetto l'anno scorso ha cambiato parecchi elementi della rosa. Al giorno d'oggi comunque gli allenatori si conoscono, si studiano attentamente anche grazie ai mezzi tecnologici sui quali possono fare affidamento, per cui si fa fatica a sorprendere gli avversari di volta in volta".
Nonostante percorsi differenti, Parma e Lecce sono attualmente appaiate a quota 4 punti. Chi, secondo te, avrà la meglio nel posticipo di sabato?
"Da doppio ex confido nel pareggio: un punto a testa e siamo a posto (ride, ndr). A parte gli scherzi, essendo cresciuto nel Lecce ed avendo vestito la maglia crociata per due stagioni, provo tanto affetto e grande stima nei confronti di entrambe le squadre. I maggiori vantaggi li avrà chi riuscirà a commettere meno errori e alle volte se non è possibile vincere allora è meglio non rischiare di perdere. Un punto può sempre fare comodo a tutte due".
Dove vedi il Parma fra 3 anni?
"Spero in Europa, dove merita di stare e a dirlo è la storia di questo club, ma bisognerà procedere per step".
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