LIVE! Pecchia: "Il nostro inizio è oltre alle aspettative. In difesa non siamo scoperti"
13.23 - Termina la conferenza stampa.
Hai detto qualcosa in particolare sul tema espulsioni?
"Finire in undici sarebbe un buon passo avanti, tutto questo pesa sui risultati. Serve ancora maggiore attenzione da parte nostra".
C'è qualcun altro che manca?
"Non abbiamo Osorio, con Circati fuori è avere un altro difensore centrale fuori. E' evidente che crea un disagio ma la squadra ancora una volta verrà chiamata nuovamente a dare qualcosa di più".
Nelle ultime partite Fabregas ha sempre confermato gli stessi undici, saranno decisivi i duelli individuali?
"E' un po' così in ogni partita. Bisogna affidarsi alla qualità per vincere le partite, ma solo la qualità non ti permette di vincere. Bisogna sfruttare la qualità ma mantenere un'intensità mentale che deve andare anche oltre i nostri limiti. Questo vale per ogni partita".
Nelle ultime gare Bernabé ha sempre avuto marcature dedicate, ha studiato soluzioni alternative?
"E' vero che lo hanno contrastato ma a Bologna ci ha permesso comunque di sviluppare e siamo riusciti a liberarlo. Lavoriamo anche su questo, sappiamo che può essere un punto di riferimento per gli avversari, viene aggredito e tante volte marcato a uomo. Stiamo lavorando a soluzioni nuove per sviluppare calcio anche quando ci vengono a prendere uomo su uomo".
Per arginare Paz potrebbe partire subito con il centrocampo a tre e il vertice basso?
"Può essere una soluzione, ma sono dettagli, cambia poco. I miei sono in grado di farlo a gara in corso, cambiamo senza grossi stravolgimenti".
Negli anni scorsi in situazione di emergenza son usciti Circati e Balogh, c'è qualche ragazzo della Primavera che osserva con più attenzione?
"Mi piace seguire la Primavera, veder le partite dei ragazzi e avere un contatto diretto con mister Corrent. Spesso vengono con noi sul campo, ma abbiamo già una squadra di giovanissimi. abbiamo già inserito Anas. Se ci sarà qualche giocatore non me lo farò scappare, mi piace tenerli in considerazione".
Rossi ha speso parole molto positive sulla sua gestione, il feeling tra club e nazionale cosa può darvi?
"E' una grande cosa, vestire la maglia della nazionale giustamente dà loro grande entusiasmo. Per noi allenatori è bello averli sempre qui, ma è anche una bellissima cosa vederli in nazionale, è un vanto per il club. Spero che Sohm possa arrivare in nazionale, sta facendo un grande campionato. Detto ciò questo dà loro entusiasmo, se tornano sani è solo un bene".
Presto per guardare la classifica, la classifica però è bugiarda. Il Parma è sempre stato croce e delizia di se stesso:
"Tutto torna alla fase di assestamento per i nostri ragazzi e nel loro approccio alla Serie A. Hanno dimostrato di saper gestire i momenti in Serie B, ora dobbiamo valutare se è un caso o meno in Serie A. Mi fa piacere vedere una squadra che scende in campo per giocare e vincere. Abbiamo raccolto però molto meno di quanto meritiamo".
Che Como si aspetta?
"Due strutture che non possono esser comparate, loro hanno cambiato moltissimo, solo due degli undici hanno fatto la Serie B. Tutte le squadre hanno alti e bassi, anche loro che hanno esperienza. Sono partiti in un certo modo ma poi hanno trovato stabilità, molto chiara in ciò che fa, con qualità, gioventù e anche giocatori esperti in grado di gestire la partita".
Delprato ha fatto il centrale, domani però può toccare a Leoni o Valenti?
"Non siam scoperti, abbiamo i giocatori. Preferisco ovviamente avere tutta la rosa, aiuta ad esser più competitivi negli allenamenti. Valenti è pronto per giocare, Leoni anche, è rientrato bene dalla sosta. Non inventeremo nulla, ho giocatori in quella posizione".
Suzuki rientra dalla nazionale, può toccare a Chichizola?
"Bisogna fare le giuste valutazioni, al di là del ruolo ci sono anche età diversa. Ma è una valutazione su tutti i nazionali, dobbiamo valutare la condizione mentale e soprattutto psicologica. E' un dispendio di energia giocare in nazionale per loro, può accumularsi un dispiego di energie mentali".
Fabregas ha espresso elogi, lei cosa ne pensa di Fabregas come allenatore?
"E' sotto gli occhi di tutti, ha lavorato portando la squadra ad una condizione definita. Ha idee chiare, mi piace confrontarmi sul campo, vedo un allenatore con idee precise".
Che differenze ci sono tra il Como dell'anno scorso e di quest'anno?
"Intanto son cambiati nove undicesimi. Tanti giocatori nuovi. Ancora più chiara l'idea di gioco, anche l'anno scorso facevano possesso palla, quest'anno ancora di più quando è entrato Paz nelle gerarchie. Sono ancora più di palleggio e qualità".
Sfida tra neopromosse, come si contrasta una squadra così aggressiva?
"Servirà una gestione di palla ancora più veloce. Ciò che abbiamo fatto a Bologna, con ancora più chiaro quando rientrare e quando andare in verticale. Dobbiamo stare compatti senza palla e lavorare tutti insieme".
Hai recuperato all'ultimo i tifosi, ci sono altri rientri?
"Bisogna dare atto ai coraggiosissimi che hanno fatto ricorso. Ci auguriamo di avere tanti nostri tifosi al seguito, così come a Bologna. Abbiamo perso qualcuno dalle nazionali, Osorio non ci sarà. Per il resto gli altri abili".
Si dice che siano squadre che vogliano giocare, ma con idee diverse:
"Ecco perché si può giocare a calcio in tanti modi. Ognuno sviluppa quello in cui crede di più. Siamo due squadre che vogliono giocare, c'è qualcosa di diverso. Sarà una bella partita, tra squadre che vogliono metter sul campo le proprie qualità. Era così anche a Bologna, ognuno se la è giocata con le proprie armi".
Ci sono ancora dubbi di formazione?
"C'è sempre il dubbio, è normale per chi fa questo mestiere. Le scelte sono dettate dal momento individuale di tanti ragazzi, che sono stati in giro per l'Europa. Devo tenerne conto, vengono da partite ravvicinate. A parte Osorio, anche gli altri sono stati in giro, considerazioni che vanno fatte".
Come ha vissuto queste due settimane?
"C'è stata una sosta, un'altra a novembre poi per un po' non più. Dobbiamo sempre sperare che i ragazzi in nazionali rientrino in condizione. A Collecchio abbiamo lavorato bene, ma c'è sempre un occhio di attenzione ai 7-8 ragazzi fuori, sono un'alta percentuale della rosa. Ciò che è successo qui mi rende fiducioso, ho visto la giusta applicazione".
Il bilancio è stato positivo finora?
"Vedere la squadra giocare in questo modo è oltre alle aspettative. Non ci siamo snaturati, in ogni partita contro squadre con struttura e esperienza ce la siamo sempre giocata. E' un dato molto positivo, abbiamo continuato a fare ciò che sappiamo. Chiaro che c'è il rammarico per non aver vinto partite in cui abbiamo meritato. I risultati ci sono scivolati di mano, il campo dice che potevamo raccogliere di più".
Ci sono stati rumors smentiti sul suo futuro e sul rapporto con la proprietà, le ha dato fastidio?
"Ciò che mi ha dato fastidio son state le falsità. Le voci accompagnano ogni allenatore, ma se non c'è riscontro con la realtà mi dà molto fastidio. Non c'è riscontro con la realtà, è assolutamente da condannare. Il nostro obiettivo è Como, il resto è da condannare".
12.52 - Inizia la conferenza stampa.
12.30 - Archiviata la sosta nazionali, la Serie A torna assoluta protagonista. Domani alle 15 i crociati saranno ospiti del Como, nel match valevole per l'ottava giornata di Serie A. Sfida tra neopromosse tra Pecchia e Fabregas, due squadre che propongono un calcio spettacolare e propositivo. Sarà un test indicativo per la squadra di Pecchia, che vuole ritrovare i tre punti, dopo cinque gare senza vittorie. Ancora una volta però c'è da fare i conti con le assenze, con il reparto difensivo in particolare in emergenza. Tra pochi minuti, mister Fabio Pecchia presenterà la sfida dalla stampa del Mutti Training Center di Collecchio. Segui le sue parole in diretta, grazie al LIVE! a cura di ParmaLive.com!
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