Benarrivo: "Quando vincevamo a Parma Marcus Thuram era uno di noi. Si divertiva come un matto"

13.02.2025 12:31 di  Niccolò Pasta   vedi letture
Benarrivo: "Quando vincevamo a Parma Marcus Thuram era uno di noi. Si divertiva come un matto"

Nel corso di una intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Antonio Benarrivo ha parlato così dei fratelli Thuram, pronti a scontrarsi nel prossimo big match tra Inter e Juventus: "Lilian è stato un autentico fuoriclasse in campo, un vero signore della difesa, e anche un grande genitore. Se non hai valori morali importanti, ai quali ti affidi nei momenti di difficoltà, non puoi nemmeno trasmetterli: lui li aveva e li ha dati in dono ai suoi figli che, guarda caso, grazie a quegli insegnamenti, sono diventati pure loro dei campioni. Non è un caso". 

Marcus è dell’agosto del 1997, Khephren del marzo del 2001. Lei, a Parma, ha conosciuto bene il primogenito, giusto?
«Con il primo ho giocato».

In che senso?
"Mi divertivo, quando Lilian lo portava al campo, a farlo calciare, gli spiegavo come doveva mettere il piede... Poi io facevo il portiere e regolarmente lui mi faceva gol... Marcus era simpaticissimo, la vera mascotte della squadra". 

Chissà come sarà stato contento per i trofei conquistati in soli cento giorni in quell’eccezionale 1999... 
"Fu un periodo meraviglioso, per noi giocatori così come per le nostre famiglie. E Marcus era uno di noi. Si divertiva come un matto. So che anche in casa non si staccava mai dal pallone: Lilian aveva allestito una specie di piccolo campo nella taverna, con tanto di porta, e il piccolino giocava fino allo sfinimento assieme alla babysitter. Il suo idolo era Di Vaio. Quando faceva gol urlava sempre: “Di Vaio! Di Vaio!”. Sono davvero contento che questi due ragazzi si siano fatti strada nel mondo del calcio". 

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