Pellegrino porta entusiasmo e caratteristiche diverse. E storicamente, gli argentini non hanno bisogno di un gran adattamento

13.02.2025 09:08 di  Simone Lorini   vedi letture
Pellegrino porta entusiasmo e caratteristiche diverse. E storicamente, gli argentini non hanno bisogno di un gran adattamento

"Sono pronto per giocare e son preparato. Sono pronto a dare ciò di cui ha bisogno la squadra,  forza e sacrificio. Le mie caratteristiche? Sono un giocatore potente, forte nel duello fisico, anche aereo. Cerco sempre di sfruttare le occasioni per fare gol. Lo scorso anno ho segnato di destro, di sinistro e di testa. Cerco di essere il più completo possibile. Metterò tutto a disposizione del mister e della squadra quando chiamato in causa". Matteo Pellegrino, a rapporto. Toccherà al comandante Pecchia decidere se quando l'argentino potrà rendersi utile, ma come è ovvio il tempo è poco, l'assenza di Djuric un altro macigno da digerire velocemente ed ecco che le possibilità che Pellegrino possa essere buttato nella mischia già nella prossima gara, crescono. 

LEGGI QUI: LIVE! Pellegrino: "Parma l'opzione migliore per la mia carriera. Son pronto per giocare"

L'argentino è rimasto in panchina per novanta minuti contro il Cagliari, ma contro la Roma il suo momento potrebbe davvero arrivare: il Parma lo ha inseguito a lungo sul mercato, ha insistito per averlo subito quando avrebbe potuto semplicemente aspettare la scadenza del suo contratto, quindi sentiva forte l'assenza di determinate caratteristiche all'interno del proprio reparto offensivo. Potenza, gioco aereo e soprattutto opportunismo: guardando le immagini a disposizione del Pellegrino in versione argentino, sono queste le caratteristiche che balzano all'occhio. Curiosamente, il Parma a gennaio ha costruito un reparto d'attacco fatto da tre giocatori diversissimi tra loro. Bonny contro il Cagliari è tornato a essere incisivo, ma un apporto maggiore in zona gol sarebbe auspicabile quanto prima, visto che nel 2025 i crociati hanno segnato solo una volta con un attaccante (Cancellieri contro il Milan, ndr) e sono numeri a cui va posto rimedio il prima possibile. 

A tutte queste considerazioni di carattere generale, ne aggiungo una specifica: storicamente, anche se qui a Parma abbiamo sempre le nostre eccezioni, gli argentini non hanno bisogno di un gran tempo di adattamento prima di raggiungere il loro picco nel calcio italiano...