Buffon e gli errori di gioventù: "Il numero 88? Non avevo idea di cosa rappresentasse per qualcuno"
Nel corso della lunga intervista ai microfoni del Corriere della Sera, Gigi Buffon è tornato anche su un paio di errori di gioventù commessi quando vestiva la maglia crociata: "La mia vita è stata davvero così: cadere, rialzarsi. Ho fatto errori, come tutti, e non li ho mai nascosti. Mi sentivo in colpa verso i miei genitori per non essermi diplomato. Il diploma falso è stata un’ingenuità incredibile che ho pagato. Come la penso politicamente? Sono un anarchico conservatore. Carrara, la mia città, è terra di anarchici. Credo profondamente nella libertà e ho pagato un prezzo per questo. Di sicuro non sono fascista, tanto meno razzista".
Infine: "La scritta ‘boia chi molla’ e il numero 88? Non avevo la minima idea che per qualcuno evoca Heil Hitler, essendo la H l’ottava lettera dell’alfabeto; per me voleva dire avere quattro palle“.
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