Cagliari-Parma 2-1, arriva la terza sconfitta consecutiva per i Pecchia boys

Il Parma non esce dal tunnel, anzi si becca la terza sconfitta di fila a Cagliari e allunga la serie negativa: dopo Milan e Lecce, anche il Cagliari fa festa contro i ducali, che giocano una gara accorta, vanno anche vicini al gol, ma appena incassato lo svantaggio escono dalla partita. All'Unipol Domus i rossoblù si prendono i tre punti e lasciano i crociati solissimi al terzultimo posto. 

Primo tempo su ritmi molto bassi, con le squadre che attendono la mossa avversaria per partire in contropiede. Al nono il Parma fa la prima mossa: Bernabè ci prova da calcio piazzato, palla alta. Un minuto dopo ci prova Camara, stavolta Augello è decisivo con una deviazione in corner a Caprile battuto. Al 22' clamoroso palo per Mina, che stacca solissimo in area approfittando di una uscita errata di Suzuki. Il Parma perde anche il proprio riferimento avanzato: dentro Bonny, fuori Djuric per un infortunio che sembra anche piuttosto grave. Poco dopo ci prova Viola e stavolta a spaventarsi è Pecchia: decisivo Vogliacco con una deviazione in corner.

Dentro Man per un Cancellieri troppo nullo per essere vero ad inizio ripresa. Purtroppo il rumeno non incide, anzi a passare è il Cagliari, sfruttando un gioco sulle fasce su cui invece il Parma è debolissimo: cross di Felici, Adopo la sfiora e Vogliacco la tocca in modo decisivo, andando a spiazzare Suzuki sul suo palo. Pecchia inserisce Ondrejka ed Hernani, ma arriva il bis dei padroni di casa: Coman, altro nuovo entrato, indovina la giocata da campione con un destro da fuori area che si insacca alle spalle di Suzuki, freddato senza possibilità di replica. Parma che sembra sulle gambe, ma in aiuto di Pecchia arriva un calcio piazzato: angolo battuto corto per Bonny che crossa e trova la zuccata di Leoni sul secondo palo. Gol bellissimo che riapre la partita dell'Unipol Domus. Una fiammata a cui purtroppo non segue il tanto sospirato assalto finale: il Parma non riesce neanche a concludere una volta verso la porta avversaria negli ultimi venti minuti di gara, finisce così.