Parma-Genoa 0-1: il Parma sparisce nella nebbia. Prestazione pessima, il Genoa sbanca il Tardini
Notte da incubo al Tardini. Non c’è nulla da salvare. Lo scontro salvezza lo vince il Genoa, con la rete nel finale di Pinamonti che stende i crociati. Una sconfitta contro l’ultima in classifica che è una vera mazzata per la classifica e per il morale. Come se non bastasse, Pecchia perde anche Bernabé per un problema muscolare. Prestazione davvero sottotono dei crociati, che hanno faticato tantissimo a costruire occasioni da gol ed escono dal campo a testa bassa, tra i fischi del Tardini.
In un Tardini avvolto dalla nebbia, Pecchia conferma lo stesso undici che ha ben figurato a Torino. Un solo cambio, con Valeri che prende il posto di Hainaut in difesa. Avvio di gara molto bloccato, con le due squadre che forse accusano un po’ la pressione di una sfida cruciale in ottica salvezza. Il Genoa prova a far la partita, con il Parma che inizialmente aspetta basso e riparte. La prima potenziale occasione è su un contropiede condotto da Mihaila, che cerca Man tutto solo lanciato verso la rete ma il passaggio viene intercettato. La squadra di Gilardino gira palla in orizzontale, senza mai trovare il varco. Con il passare dei minuti escono fuori i crociati, che riprendono in mano il pallino del gioco. Al 17’ però il Tardini resta ammutolito: Bernabé recupera palla e con una gran giocata parte in contropiede, ma improvvisamente si blocca tenendosi il flessore. Mani sul volto per il numero dieci e uscita dal campo senza nemmeno appoggiare la gamba. Ovazione del Tardini per il catalano, che riceve l’amore del popolo crociato e lascia il posto ad Haj Mohamed. Il tunisino è subito protagonista: scambio spettacolare nello stretto con Bonny, il tunisino prova ad incrociare ma il tiro strozzato termina largo. Pochi minuti dopo il Genoa rischia di combinare la frittata: retropassaggio sbagliato di Vogliacco, Leali è costretto a fermare con le mani, giallo e punizione indiretta da dento l’area. Valeri tocca per Mihaila che calcia di potenza, pallone che sibila il palo. Superato lo spavento, il Genoa nel finale prova a riaffacciarsi in avanti. Ci prova Martin su punizione, ma il suo tiro è di poco alto. A pochi minuti dall’intervallo si rende minaccioso anche Pinamonti, con un colpo di testa su corner che termina largo. Il primo intervento di Suzuki arriva però nel recupero: tiro di Frendrup insidioso a palombella, il portiere giapponese smanaccia. Si chiude qui il primo tempo: poche emozioni ed un pareggio giusto nella nebbia del Tardini.
All’intervallo arriva un doppio cambio per Pecchia. Esce Haj Mohamed, anche lui per infortunio, oltre a Keita. In campo Almqvist e Estevez, che rientra dopo due mesi di stop. I due sono subito protagonisti, con l’argentino che imbuca per l’ex Lecce, pallone in area a cercare Mihaila che purtroppo viene intercettato. Sull’altro fronte c’è bisogno ancora di Suzuki: cross dalla destra che pesca Thorsby sul secondo palo, il centrocampista incorna di testa ma trova la respinta del portiere crociato in corner. La ripresa prosegue sulla falsariga del primo tempo: poche occasioni e tanti duelli, spesso anche ruvidi, in mezzo al campo. Il Parma ci prova quindi da fuori, con Estevez che conclude di potenza, palla che si spegne a lato non distante dalla porta di Leali. La prima grande occasione della ripresa arriva al 58’: il Parma subisce la ripartenza del Genoa, palla allargata a destra per Pinamonti che da posizione defilata fa partire un bolide spettacolare che si infrange sul palo. Il pallone finisce sui piedi di Badelj che a botta sicura conclude verso la porta, Delprato provvidenziale salva a Suzuki battuto. Passato lo spavento, i crociati si rendono ancora insidiosi con un paio di accelerazioni di Almqvist, ma la difesa del Genoa regge. Pecchia decide quindi di togliere uno spento Bonny, al suo posto entra Charpentier. Il congolese è subito pericoloso su un bel traversone dalla trequarti di Estevez, grandissima lettura di Vasquez che di testa tocca quel tanto che basta per togliere dalla disponibilità dell’attaccante crociato. La visibilità cala ulteriormente causa nebbia e anche i ritmi della gara, con le squadre che sembrano non voler rischiare. Il Genoa va in gol con Ekhator, ma il guardalinee annulla per fuorigioco. Nessuna delle due squadre sembra riuscire a dare la giusta accelerata: ci prova Almqvist al 77’, ma chiude troppo il tiro e il pallone termina a lato. All’80’ però, il Parma si fa del male da solo: Balogh serve male Estevez, l’argentino sbaglia lo stop e il Genoa parte in contropiede. Palla allargata a destra per Ekhator che calcia di potenza, Suzuki salva con un grande intervento ma il pallone finisce a Pinamonti che a porta vuota non sbaglia. Tardini gelato e Parma sotto a dieci minuti dal termine. La squadra di Pecchia si riversa all’attacco disperatamente, a caccia del pareggio. Pecchia mette Benedyczak al posto di Mihaila, mentre nel Genoa fa il suo esordio Balotelli. L’ultima vera occasione capita a Benedcyzak: il polacco incrocia in diagonale da dentro l’area, palla che si spegne larga. E’ l’ultima emozione di Parma-Genoa: i crociati perdono contro l’ultima in classifica ed escono tra i fischi del Tardini.