Spezia-Parma 0-1, la decide un autogol di Moutinho al 95': Pecchia si prende tre punti vitali
Tre punti di ossigeno puro per il Parma di Fabio Pecchia, che domina a tratti la sfida al Picco ma conclude poco e quasi mai pericolosamente: dopo il Modena sarebbe stato un peccato mortale gettare altri due punti contro un avversario in evidente difficoltà e chiaramente inferiore. Al Picco invece la Dea Bendata dà una mano ai crociati, spingendo in porta in pieno recupero la palla che vale il primo posto, ancora in coabitazione con il Venezia, ma con un punto in più sul terzo, ed è quello che conta per la promozione in Serie A.
Nei crociati si nota subito la verve di Camara, chiamato spesso in causa dai compagni, mentre nei padroni di casa è Kouda il mattatore: le occasioni però latitano, coi ducali bravi ad arrivare sulla trequarti ma non altrettanto a innescare Colak, imbrigliato dalle strette maglie della difesa ligure. Lo Spezia gioca di rimessa e proprio con una ripartenza va in gol, alla mezz'ora di gioco: gran azione proprio del burkinabè, che fa girare Balogh, lo salta con una finta e insacca alle spalle di Chichizola. L'esultanza dello stadio viene vanificata dalla chiamata del VAR, per un nettissimo fuorigioco di Esposito. Il Parma si fa finalmente vedere dalle parti di Zoet, con un sinistro lento e centrale di Mihaila, che almeno impegna il portiere di casa. Non succede praticamente più nulla e Manganiello manda le squadre al riposo sul risultato di zero a zero.
La ripresa la cominciano meglio i padroni di casa, forti anche dell'ingresso di Cipot a dare fantasia, con Esposito che arriva a pochi centimetri dal gol con un tiro da posizione ravvicinata che si stampa sulla traversa a Chichizola battuto. Il portiere argentino è costretto ancora a fare da spettare all'ora di gioco, quando Kouda insacca il secondo gol in evidentissimo fuorigioco della sua partita. È solo il canto del cigno però, perchè dal 60' in poi è solo Parma: Zoet salva su Man in azione personale, poi mette in corner un destro a girare di Charpentier, subentrato ad un abulico Colak, e guarda la palla uscire su colpo di testa dell'ex Frosinone. Non può però nulla sull'autogol di Moutinho, arrivato all'ultimo secondo di recupero, su stacco di Bonny e netta deviazione del difensore, che inganna anche il proprio portiere. Incontenibile l'esultanza della squadra crociata, che ottiene tre punti meritati in una partita sporca e decisa da un guizzo della Dea Bendata.