VIDEO - Chivu: “Abbiamo trovato entusiasmo, è importante. Non penso alla Juve ma a noi”

20.04.2025 11:28 di  Edoardo Mammoli   vedi letture
VIDEO - Chivu: “Abbiamo trovato entusiasmo, è importante. Non penso alla Juve ma a noi”

Nella giornata di ieri, l’allenatore crociato Cristian Chivu ha parlato in conferenza stampa presentando il prossimo impegno del Parma, atteso domani dalla sfida contro la Juventus, valevole per la 33° giornata di Serie A: "Il nostro obiettivo è fare una buona partita e fare un buon risultato. Oltre a fare un bel regalo ai tifosi, dato che è una partitta sentita. Noi stiamo facendo un bel lavoro per affrontare tutte le partite come se fossero finali. Poi affrontare le big è sicuramente sempre più sentito, per cui mi piacerebbe regalare una bella partita con una bella prestazione".

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Una gara tra allenatori ex difensori: "Quello che abbiamo fatto noi da giocatori non è importante in questo momento. Stiamo cercando tutti e due di fare una carriera dal punto di vista professionale. Abbiamo cambiato mestiere, il lavoro è molto diverso rispetto a quello di cui eravamo abituati. Siamo due allenatori che abbiamo un'esperienza alle spalle di aver giocato in squadre forti, che proponevano sempre il gioco e volevano sempre vincere. Spesso è anche successo questo. Le realtà sono un po' diverse in questo momento, ma noi cerchiamo di guardare quello che è il nostro obiettivo. Sono sicuro che anche la Juve cerca di guardare quello che è il loro obiettivo. La differenza sta che noi abbiamo l'unità di capire che in questo momento stiamo lottando per la salvezza".

Come arginare la Juventus: "Io non spendo energie a pensare a chi c'è e chi non c'è. Hanno un organico in grado di sopperire a qualsiasi assenza. Ovviamente hanno qualità davanti, ma anche quelli che subentrano non ne hanno meno. Noi stiamo pensando a noi stessi, a pensare alla nostra partita, a capire i momenti, allo sviluppo della nostra manovra".

I recenti risultati positivi: "Quello che a me fa piacere è che abbiamo trovato entusiasmo, anche nella piazza, che ci ha dato sempre una mano, soprattutto nelle partite in casa ma anche a Verona per esempio. Io sto facendo il mio lavoro, sto cercando di aggiungere qualche pezza ai miei ragazzi. Questo è un lavoro ma è anche una passione: bisogna venire qui e innamorarsi di quello che si fa, bisogna venire con entusiasmo tutti i giorni per migliorare e non per passare un'altra giornata e aspettare, non lo so, il stipendio che arriva a fine mese, aspettare che magari a fine anno succederà qualcosa. Bisogna andare sempre a alzare l'asticella nella motivazione, nelle ambizioni che individualmente o anche di squadra possono avere. Per quanto riguarda me, io faccio un umile lavoro di capire i momenti, di non creare confusione e di dare merito a loro, perché alla fine sono loro quelli che lavorano in campo, sono loro quelli che capiscono le tue intenzioni, le tue idee. Ogni allenatore, come ognuno, potrebbe fare l'allenatore se fosse solo per aggiustare o dare. È un lavoro molto più complicato, ma al merito di sempre dei giocatori che cercano sempre di mettersi a disposizione di quelle che sono le idee di un allenatore e cercano sempre di migliorare".