PL - Minotti: "Il Parma dei giovani ha tanta qualità, ma corre dei rischi. Con il Cagliari servirà pazienza e concentrazione"

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26.09.2024 08:25 di  Rocco Azzali   vedi letture
PL - Minotti: "Il Parma dei giovani ha tanta qualità, ma corre dei rischi. Con il Cagliari servirà pazienza e concentrazione"
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© foto di Federico Gaetano

Il pareggio ottenuto in rimonta nei folli minuti di recupero del "Via del Mare" ha scongiurato quella che sarebbe potuta essere la terza sconfitta consecutiva per la formazione gialloblù, la quale sarà ora chiamata a dimostrare da qui in avanti di saper fare tesoro degli errori commessi in questo avvio di campionato, a partire dal prossimo impegno con il Cagliari. La nostra redazione ha deciso di contattare Lorenzo Minotti - interprete del commento tecnico nella diretta di Sky Sport del match di Lecce - per analizzare gli aspetti che hanno caratterizzato la sfida in Salento e proiettarci già verso la gara con i sardi di lunedì 30 settembre, presentandola da un doppio ex di entrambe le squadre. Di seguito vi riportiamo l'intervista integrale:

Le prestazioni offerte dal Parma in queste prime giornate di campionato il Parma le sono valse l'etichetta di possibile sorpresa del campionato. Tuttavia gli uomini di mister Fabio Pecchia non sono riusciti a raccogliere quanto si sarebbero meritati: come se lo spiega?
"Il Parma può essere una sorpresa per chi non l'ha visto giocare l'anno scorso. La squadra si è presentata a questa Serie A con la stessa identità che l'ha contraddistinta nella passata stagione, puntando su un gioco propositivo e dimostrando una mentalità votata all'attacco. Senza dimenticare che quella di Pecchia è una delle rose dall'età media più bassa dell'intero torneo e questo aspetto va premiato. Tuttavia credo che sia proprio questo il motivo per il quale i gialloblù abbiano sinora raccolto meno punti di quanti invece ne avrebbero meritati. Penso che un organico composto in larga parte da ragazzi alle prime armi in questo campionato possa essere maggiormente incline a commettere errori dovuti alla mancanza di esperienza, ad esempio sbagliando alcune valutazioni chiave nei momenti delicati della partita. Diciamo che alcuni dei punti di forza di questo Parma, ovvero la spensieratezza, il talento grezzo e l'incoscienza di tutta la sua gioventù, si sono rivelati allo stesso tempo un limite in determinate situazioni".

Quanto potrebbero pesare nell'economia di una stagione i punti lasciati per strada per una formazione il cui obiettivo è quello di raggiungere quanto prima la salvezza?
"I punti che hai perso in queste prime partite non te li ridarà nessuno in Serie A e il Parma sarà ora chiamato a maturare in fretta se non vorrà rischiare di incespicare in ulteriori passi falsi. Una neopromossa che propone un gioco di un certo tipo come la formazione ducale all'inizio può anche sorprendere le avversarie, ma con il passare del tempo le squadre la studieranno e saranno poi in grado di riuscire prendere le contromisure adeguate ad arginarla. I gialloblù devono adattarsi in fretta a questa competizione facendo un ulteriore salto di maturità senza però rinunciare a quelle che sono le loro caratteristiche, ossia giocare contro chiunque senza snaturare quella che è l'impronta che li contraddistingue. Sono dell'idea che il Parma debba continuare nella direzione che ha intrapreso grazie al cammino che sta percorrendo, con l'obiettivo di aggiungere concretezza e maturità a quelle che sono le qualità di questi ragazzi. Non bisognerà inoltre peccare di presunzione o scherzare col fuoco, perché la Serie A è un campionato molto complicato e man mano che si andrà avanti con il calendario gli impegni diventeranno sempre più difficili. L'esempio lampante da cui imparare è quello del Frosinone l'anno scorso".

Cosa può aver trasmesso una rimonta come quella del "Via del Mare"?
"Più che il punto in sè penso possa essere servita per il morale del gruppo. Se i gialloblù fossero tornati da Lecce con una sconfitta dopo una prestazione come quella macchiata poi da un certo tipo di errori la situazione si sarebbe fatta pesante. Non penso sia casuale che il Parma sia riuscito a riacciuffare il pareggio anche se in extremis. Sono d'accordo con Pecchia quando dice che la squadra è stata brava a crederci fino in fondo e non si è disunita nonostante il doppio svantaggio".

Quale tra i crociati l'ha colpita maggiormente sin qui?
"Il Parma ha una qualità impressionante e tanti giovani davvero interessanti, credo che questo club potrà avere un futuro roseo. Il giocatore che mi piace più di tutti in assoluto è Bonny. L'anno scorso l'ho seguito attentamente ed è un ragazzo che ha un potenziale enorme. Ha tecnica, fisicità e mi sembra anche una buona dose di personalità, quindi credo che se riuscirà a continuare nella sua crescita mantenendo la stessa fame e la stessa voglia che sta dimostrando di avere oggi può seriamente avere una carriera strepitosa. Poi c'è Bernabé, che quando gioca è un piacere per chi lo osserva. Man è finalmente sbocciato, ma si vedeva già negli scorsi anni anche quando faticava maggiormente ad esprimersi che aveva delle qualità importanti. Personalmente non mi dispiace Suzuki, che nonostante gli errori commessi ha dimostrato di possedere l'identikit del portiere moderno. Sono sicuro che se si avrà pazienza diventerà un prospetto interessante. Sono curioso poi di vedere Keita all'opera, dato che se ne parla un gran bene. Senza dimenticare i due centrali Balogh e Circati i quali stanno compiendo un buon percorso di sviluppo".

Le rimonte subite nelle precedenti sfide con Napoli e Udinese sono state entrambe viziate dalle ingenuità di Suzuki e Keita. Bisognerà fare i conti anche con gli errori di gioventù nel corso di questa stagione?
"Stava succedendo di nuovo anche a Lecce, dove si sarebbe potuta concretizzare l'ennesima beffa visto che sull'1-0 per i salentini il Parma aveva la partita in mano e nonostante la superiorità numerica non riusciva a gestire la gara con la tranquillità e la pazienza che servono in quei momenti. Addirittura ha concesso un contropiede in maniera inconcepibile che gli è costato l'espulsione di Cancellieri e il raddoppio degli uomini di Gotti, perciò bisognerà prendere spunto da questi episodi e fare tesoro degli errori commessi. Non vorrei che la spensieratezza di questi ragazzi e la mentalità così offensiva della squadra possano portare a situazioni in cui potrebbero prevalere superficialità o magari presunzione. Penso che se i crociati, a un certo punto della stagione, si dovessero ritrovare a lottare per la salvezza, un gruppo così giovane potrebbe far fatica a gestire determinate pressioni".

La squadra potrebbe pagare il fatto di non disporre di un organico abbastanza profondo?
"L'unico neo del Parma credo che sia quello di non avere in rosa un paio di giocatori di esperienza in grado di aiutare tutti questi giovani nella transizione dei rispettivi percorsi di crescita. Personalmente avrei aggiunto un centrale di una certa caratura da affiancare a Balogh e a Circati. Penso ad esempio a quando il club ai miei tempi prese Grun: il suo arrivo fu determinante per lo sviluppo e la maturazione di ragazzi come me e Apolloni. Al di là di questo credo che l'organico sia sufficientemente attrezzato".

9 reti incassate in 5 partite: la media è di un gol subito ogni 50'. C'è qualcosa che andrebbe rivisto sotto l'aspetto difensivo?
"Le reti che ha subito il Parma, a mio avviso, derivano principalmente dallo stile di gioco piuttosto offensivo che talvolta può portare la squadra a sbilanciarsi, per cui credo che il rischio di prendere qualche gol di troppo sia stato messo in conto dall'allenatore. Inoltre penso che una formazione così giovane sia più esposta a commettere determinati errori, dalle espulsioni alle ingenuità sia dei singoli che di reparto".

Il Parma vorrà di certo ottenere i 3 punti lunedì, ma di fronte si troverà un Cagliari obbligato a vincere: come arrivano le due squadre all'impegno?
"Il Cagliari ha iniziato in maniera negativa il proprio campionato, tanto è vero che dopo cinque giornate la squadra è già stata mandata in ritiro. Senza ombra di dubbio avrà molte più pressioni di portare a casa dei punti rispetto il Parma, ma in rosa ha un allenatore e dei giocatori capaci di gestire queste situazioni. Il Parma giocherà per fare la partita, ma il Cagliari si trova nel proprio habitat naturale quando deve affrontare formazioni di questo tipo che ti costringono ad abbassare il baricentro. Per i crociati potrebbe comunque rivelarsi una sfida difficile nella quale dovranno essere bravi a mantenere la calma e la concentrazione per tutti i 90 minuti, senza voler strafare".

Un pronostico sulla gara del "Tardini"?
"Siamo a inizio campionato e può succedere di tutto, è difficile fare un pronostico di come potrebbe finire la sfida. Abbiamo visto un Parma perdere partite in modo incredibile e poi invece andare a recuperarne una che sembrava impossibile da raddrizzare come quella di Lecce. Stesso discorso per il Cagliari che in queste prime giornate ha quasi sempre prodotto una buona quantità di occasioni da gol nei vari incontri che ha disputato senza però poi riuscire a concretizzare la mole di gioco prodotta. Sono due formazioni che devono ancora trovare la loro dimensione in questa Serie A e prevedere l'esito di questo match diventa complicato".

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