Parma-Venezia 1-1: non basta la reazione nella ripresa. Il Parma manca l'appuntamento con la vittoria

19.01.2025 16:58 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Parma-Venezia 1-1: non basta la reazione nella ripresa. Il Parma manca l'appuntamento con la vittoria
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Il Parma manca l’appuntamento con i tre punti contro il Venezia. La squadra di Pecchia disputa un pessimo primo tempo, subendo il gol di Pohjanpalo su rigore. La prestazione disastrosa spinge Pecchia ad un triplo cambio all’intervallo. La squadra risponde e la pareggia su rigore con Hernani, poi prova anche a vincerla ma l’assedio finale non porta frutti. Non basta la reazione nella ripresa a salvare la prova dei crociati: oggi solo un risultato sarebbe stato soddisfacente.

Pecchia si presenta ancora una volta senza Bonny, con Cancellieri nel ruolo di prima punta e Vogliacco subito titolare al centro della difesa. Il valore di questo scontro diretto si respira fin dai primi minuti, con le due squadre che in avvio si studiano senza esporsi. A scaldare il Tardini ci pensano le due curve, ma la partita è soporifera. Il Parma insiste con un giro palla lento e prevedibile, che permette al Venezia di difendere con ordine e senza affanno. La prima azione degna di nota arriva all’8’: tiro cross che finisce nel raggio d’azione di Cancellieri, l’ex Lazio si coordina in un fazzoletto e prova a deviare verso la porta, il pallone si spegne largo. Al 14’ ci prova anche Mihaila: calcio di punizione da posizione defilata, il rumeno mette un pallone teso sul secondo palo ma nessuno ci arriva. Alla prima discesa però, il Venezia fa male: tutto nasce da un’azione del Parma, che reclama per un rigore non fischiato in area. Il Venezia riparte e sviluppa sulla destra, cross rasoterra a cercare Yeboah che viene disturbato da Keita: il VAR richiama l’arbitro Fourneau che reputa falloso il contrasto e assegna calcio di rigore. Dal dischetto va Pohjanpalo che spiazza Suzuki e porta avanti gli ospiti. Una doccia fredda per il Parma, che prova a organizzare una reazione, ma c’è poco movimento senza palla e la manovra è lentissima e prevedibile. Le uniche occasioni arrivano da calcio da fermo: ci prova prima Hernani, che da posizione defilata conclude di poco a lato. Poco dopo secondo tentativo di Mihaila, che da buona posizione colpisce la barriera. Il rumeno ha anche l’ultima occasione del primo tempo: break di Sohm che lancia il contropiede, Mihaila entra in area e si sposta il pallone sul sinistro, ma la sua conclusione termina a lato. E’ questa l’ultima emozione di un brutto primo tempo, che vede avanti il Venezia grazie ad un calcio di rigore. Il Parma esce tra i fischi vibranti del Tardini.

Il brutto prima tempo spinge Pecchia ad un triplo cambio per provare a dare la scossa. Fuori Cancellieri, Keita e Almqvist, al loro posto entrano Bonny, Camara e Man. L’ivoriano subito prova a dare la scossa: transizione che porta palla sulla sinistra, Camara sterza e conclude sul secondo palo, parata sicura di Stankovic. La squadra di Pecchia insiste con ritrovato agonismo, Bonny spizza per Mihaila che tocca, esce e para a valanga Stankovic. Più con rabbia che con le idee, il Parma insiste e trova in Camara un fattore importante: l’ivoriano ancora con la solita giocata rientra sul destro e calcia, Stankovic nuovamente dice di no. Il Parma si aggrappa a lui e fa bene: Candela si addormenta, Camara gli strappa il pallone e viene steso in area, l’arbitro senza esitazione assegna calcio di rigore. Dal dischetto va Hernani che incrocia e batte Stankovic, riportando la gara in parità. Il Tardini suona la carica ma il Venezia non sembra accusare il colpo e risponde: ripartenza rapida sulla sinistra, palla al centro per Doumbia che calcia, è reattivo Suzuki che dice di no. Pochi minuti dopo altro brivido sotto la Curva Nord: cross di Oristanio spizzato verso il secondo palo, nessuno del Venezia riesce a deviare in porta. La partita si accende, con il Parma che si lancia a caccia del vantaggio. Al 66’ primo guizzo di Man: il rumeno scambia con Hernani e cerca la porta, tiro bloccato da Stankovic. Pecchia decide di giocarsi il quarto slot: fuori Vogliacco, al suo posto entra Hainaut. In campo la partita si trasforma in una lotta e l’intensità non accenna a calare. Il Parma torna ad esser pericoloso al 75’: punizione da distanza siderale, Hernani scaglia un missile che Stankovic deve togliere dall’incrocio dei pali. Pochi minuti dopo però, torna il gelo al Tardini: ripartenza rapida del Venezia, Oristanio se ne va con una doppia sterzata e conclude in diagonale, battendo Suzuki. Passano circa sessanta secondi di totale silenzio, al termine dei quali il VAR annulla per fuorigioco. La squadra di Pecchia, passata la paura, torna in avanti, rischiando di esporsi alle ripartenze ospiti. Ad impegnare Stankovic questa volta è Valeri, che scaglia un bolide da fuori in diagonale, il portiere serbo gli nega il gol. Pecchia decide quindi di giocarsi l’ultima carta: esce Mihaila, che lascia il posto ad Haj Mohamed. Le squadre si allungano e la gara diventa al cardiopalma: occasione d’oro per il Venezia che trova il salvataggio miracoloso di Hainaut, sulla ripartenza Camara arriva al limite e calcia sul primo palo, Stankovic ancora una volta è decisivo. Sugli sviluppi di corner il Parma è ancora pericoloso: pallone in mischia che sbuca per Man, il rumeno mette giù e calcia, tiro che si spegne alto. L’assedio finale del Parma non porta frutti: il Venezia regge e il Parma deve accontentarsi di un punto.