Pisa-Parma 1-2, Colak fa tre su tre. Neanche gli abbagli arbitrali fermano la corsa crociata
Una bruttissima serata dell'arbitro Volpi regala una gara brutta agli spettatori accorsi all'Arena Garibaldi di Pisa, e fortemente condizionata dai vari abbagli del fischietto di Arezzo. Finisce con il terzo successo dell'anno per la squadra di Pecchia, che continua nella sua serie positiva ma deve riflettere sull'atteggiamento troppo rinunciatario tenuto sin dall'espulsione di Leverbe, dimenticandosi il prima possibile della serata sfortunata dell'arbitro di stasera e godendosi invece il primo gol del colpo di mercato estivo Antonio Colak.
Parma subito arrembante all'Arena Garibaldi, in particolare a sinistra Mihaila sembra godere di tanti spazi, ideali per la sua velocità. E proprio dalla sinistra, ma per merito di Zagaritis, arriva il primo pericolo per la porta di Nicolas: il greco pennella al centro per Partipilo, il cui colpo di testa sbatte contro il palo a portiere battuto. Il gol vantaggio crociato arriva però su fiammata centrale, per gran parte merito di Sohm, che si fa 40 metri palla al piede, salta avversari come birilli e serve Bonny in area di rigore: controllo a seguire del francese, altro dribbling e poi sinistro vincente che porta i crociati a condurre. Passano altri due minuti e il Parma va ad un passo dal bis: Mihaila si ritrova il pallone tra i piedi in area piccola girato spalle alla porta, così prova il tacco, trovando però attentissimo Nicolas. Al 28' la gara del Pisa si complica ulteriormente: Leverbe stende Bonny lanciato a rete, solo contro Nicolas: per Volpi è solo giallo, ma il Parma accerchia l'arbitro, che viene chiamato al VAR, è rosso. L'inferiorità numerica ha però uno strano effetto sulla gara: il Parma si siede e il Pisa si unisce, così si va al riposo senza ulteriori emozioni nelle due aree.
La ripresa si apre con un altro rosso, stavolta completamente inventato, ai danni di Coulibaly: il terzino crociato, già ammonito, commette sì fallo sul solito D'Alessandro, ma non certo meritevole di un secondo cartellino. Pecchia corre ai ripari e inserisce Osorio, dopo che nella pausa tra i tempi era stava la volta di Colak e Begic. Aquilani rivoluziona la squadra e Pecchia inserisce anche Benedyczak per provare ad alzare il baricentro della squadra, colpevole di essersi accontentata dell'1-0 nella ripresa. E per il pari dei padroni di casa serve l'ennesima topica arbitrale, in una serata assolutamente da dimenticare per il signor Volpi: Valoti cerca il sombrero in area di rigore, Begic lo affrota letteralmente scansandosi, ma il tuffo del centrocampista convince il direttore di gara, che stavolta non neanche bisogno del VAR. Dagli undici metri lo stesso Valoti pareggia i conti. Sembra finita, anzi è il Pisa ad attaccare con maggiore intensità nel finale, ma le risorse offensive del Parma sono quasi infinite: è lo stesso Begic a inventarsi una giocata a destra, cross al centro dove Delprato allunga la traiettoria per il colpo di mercato estivo Antonio Colak, lesto a insaccare in porta un insperato 2-1. Non succede più niente e per il Parma sono nove punti su nove.