PL - Giorgino: "Il Parma ha nel DNA la voglia di crederci fino alla fine. Delprato? Fondamentale"
Venerdì sera il Parma ha conquistato la diciottesima vittoria stagionale. I crociati di Pecchia hanno rimontato il Brescia con le reti di Man e di Delprato. Abbiamo contattato Davide Giorgino, ex centrocampista crociato, per fare un commento sulla partita tra Parma e Brescia e una riflessione sul momento della squadra ducale. Ecco le sue parole ai microfoni di ParmaLive.com.
Il Parma ha archiviato la pratica Brescia vincendo in rimonta 2-1. Cosa ne pensa della gara del collettivo di Pecchia?
"Rispetto ad altre partite, il Parma è stato meno brillante sia dal punto di vista fisico che tecnico. Il Brescia, dal canto suo, ha fatto un'ottima partita al Tardini: la squadra lombarda ha trovato la chiave tattica per mettere in difficoltà i ducali. La maggior qualità tecnica della squadra di casa, però, ha avuto la meglio. Inoltre gli episodi sono andati a favore del Parma, come ad esempio l'espulsione di Huard. La superiorità numerica, dunque, ha agevolato la squadra di Pecchia che è stata brava a sfruttarla al massimo".
Nei minuti finali il Parma è riuscito ad ottenere importanti punti in chiave classifica. Un dato che denota molta determinazione per i crociati...
"Sicuramente è un segnale. Non è casuale il fatto che una squadra più volte nell'arco della partita riesca a ottenere punti importanti nei minuti finali. Il collettivo ducale ha una mentalità vincente: i ragazzi di Pecchia non mollano mai e ci credono fino all'ultimo. Un esempio simile è sicuramente la vittoria casalinga contro il Venezia praticamente sul gong. Il Parma ha nel DNA questa voglia di crederci fino alla fine: questo è un punto a loro vantaggio".
Delprato si è rivelato ancora una volta un uomo fondamentale per i crociati. Cosa ne pensa del capitano ducale?
"Delprato è un giocatore importantissimo per la squadra. Nel momento in cui il Parma si è trovato in svantaggio, il capitano ha preso in mano la situazione: oltre al gol, lui è stato bravo a gestire la partita. Delprato trasmetteva calma ai propri compagni, in particolar modo nel secondo tempo ha fatto ragionare tutta la squadra, mettendo la palla a terra, facendo la giocata giusta con i tempi giusti. Indubbiamente il capitano è un elemento fondamentale per il Parma: ha già regalato due gol pesantissimi alla squadra crociata".
Man è il capocannoniere crociato con 11 reti. Questo può essere l'anno della sua consacrazione?
"Non lo so. Sicuramente Man per la Serie B è un giocatore importantissimo, possiamo definirlo un giocatore fuori categoria. Per parlare di consacrazione, occorrerebbe valutare una sua stagione in Serie A, in realtà lui ha già giocato un anno in massima serie. Sicuramente con tre anni di esperienza in un campionato duro come la Serie B, il rumeno si comporterà in maniera diversa. Dunque per parlare di consacrazione attenderei un pò, mentre non ci sono dubbi che per la cadetteria lui sia un giocatore fuori categoria".
A quali aspetti il Parma deve mostrare maggiore attenzione fino alla fine del campionato?
"Ho visto diverse partite del Parma, quest'anno non c'è nulla da dire. Il gruppo si è amalgamato, i giocatori stranieri hanno capito la realtà della Serie B, questa stagione la hanno approcciata in maniera completamente diversa. I crociati hanno pochi passaggi a vuoto, ma quando capitano riescono sempre a trovare la forza e il modo per ribaltare la situazione. All'interno della rosa ci sono giocatori importanti, come il capitano e Ansaldi, anche se l'argentino è assente da un pò di tempo: loro possono garantire la giusta esperienza e consapevolezza che è importantissima in questa categoria".
Qual è la sua considerazione sulla lotta promozione del campionato cadetto?
"Il campionato cadetto è bellissimo. Sarà testa a testa fino alla fine tra Cremonese, Como e Venezia: sono tutte squadre attrezzate per salire direttamente. Sicuramente la Cremonese è avvantaggiata perché ha un'ottima rosa e un tecnico esperto come Stroppa".
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