Bernabé: "Il talento non basta, senza voglia e sacrificio non si va da nessuna parte"
Adrian Bernabé, centrocampista gialloblù, si è raccontato, svelando lati della sua vita esterni al rettangolo di gioco, nel format "A Tutto Campo" con Chiamarsi Bomber. Lo spagnolo si è aggiudicato il Rookie award della prima parte di stagione, premio di Chiamarsi Bomber riservato ai giovani talenti al debutto in Serie A. Un girone di andata conclusosi in anticipo per Bernabé che, il 5 novembre contro il Genoa, si è procurato una lesione di alto grado al flessore della coscia destra che l'ha costretto a più di due mesi di stop.
Ma il centrocampista sta recuperando il più in fretta possibile. Frase simbolo della sua mentalità è quella presente nella sua personale bio di Instagram: "El esfuerzo vence al talento cuando el talento no se está esforzando", cioé "Il duro lavoro batte il talento quando il talento non si impegna".
Perché è importante questa frase? Quanto è importante l’aspetto mentale per un calciatore?
"È una frase che ho da sempre, da quando sono piccolo e credo valga per tutti: chiunque può avere un talento incredibile in qualsiasi cosa faccia, ma se non ci mette la voglia, il sacrificio e l’aspetto mentale non si arriva da nessuna parte”.
Quando hai capito che lo sforzo e il sacrificio erano importanti per mantenersi ad alti livelli?
“Da quando sono piccolo i miei genitori e le persone che ho avuto vicino mi hanno sempre insegnato questo valore. Poi è vero che andando avanti e cominci a vedere infortuni o cose di questo genere, capisci che devi fare uno step in più e devi chiedere qualcosa in più a te stesso. Quindi diciamo l’insegnamento mi arriva un po’ dalla maturità appresa con il tempo e un po’ da un pensiero di base”.
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