Grun: "Ogni anno torno a Parma. Se devo mangiare bene vengo qua"

18.07.2024 22:48 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Grun: "Ogni anno torno a Parma. Se devo mangiare bene vengo qua"

L'ex difensore crociato Georges Grun è intervenuto ai microfoni del club, ripercorrendo la sua esperienza a Parma. Sul rapporto con la città, Grun si è espresso così: “Ogni anno ritorno qua per qualche giorno, se posso vado a vedere la partita, vado in città a mangiare nei posti in cui ero solito andare in passato. La città è cambiata tanto ma è sempre un piacere ritrovare la gente parmigiana. Mi piace la cucina, i tortelli di erbetta, il parmigiano, i salumi ed è tutta roba che non trovo in Belgio anche se ci sono tanti ristoranti italiani ma di parmigiani non ce ne sono, se devo mangiare bene vengo qua”.

Grun ha poi raccontato del gol a cui è maggiormente legato realizzato in maglia gialloblù: “Il gol che ricordo con piacere è quello contro l’Inter nel ‘93, perché era un bellissimo gol, su un passaggio di Zola. Era abbastanza distante e ho fatto un tiro bellissimo, Zenga non ha potuto fare niente. Mi ricordo questo anche perché qualche minuto dopo mi sono infortunato al ginocchio. Avevo l’abitudine di fare 6/7 gol all’anno che per un difensore non era male, perché quando giocavo nel settore giovanile ero un attaccante, poi un mediano e solo alla fine sono diventato un difensore, ma lo spirito dell’attaccante lo avevo sempre infatti partecipavo spesso alla fase offensiva e quando lo facevo era per cercare di fare gol. Ero bravo nel gioco aereo e potevo fare gol su calcio piazzato, il fatto di fare gol per un difensore è una cosa in più".

Il belga ha poi raccontato del rapporto con il gruppo: “Ero compagno di camera di Brolin e abbiamo vissuto tante cose insieme, ma con tutti i giocatori. Mi ricordo del “sindaco” (Marco Osio) che faceva sempre festa quando eravamo in ritiro prima della partita. Aveva la musica, aveva sempre cose per far ridere tutti. Era un ragazzo straordinario, con Sandro Melli ci vedevamo anche in famiglia, Taffarel, Gigi, Di Chiara, Benarrivo, ho sempre un ricordo particolare di tutti i giocatori ed era una cosa nuova perché quando giocavo all’Anderlecht l’ambiente non era così familiare. Tomas (Brolin) che veniva dalla campagna della Svezia, non aveva mai sentito parlare di zanzare, eravamo in camera insieme e c’era un apparecchio che mettevi sulle prese elettriche per far fuori le zanzare, e Brolin pensava fosse uno speaker Bluetooth. Invece era per far allontanare le zanzare".

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