Il camaleontismo di Pecchia arriva in Serie A: verrà mantenuto il "tutti dentro"?

14.07.2024 20:24 di  Matteo Conti   vedi letture
Il camaleontismo di Pecchia arriva in Serie A: verrà mantenuto il "tutti dentro"?
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Mister Fabio Pecchia è pronto a tornare ad allenare in Serie A, a distanza di anni dall'esperienza con l'Hellas Verona. Sarà un importante banco di prova per il tecnico crociato, che dopo aver dimostrato di essere vincente in Serie B, ora torna in massima serie con maggiore esperienza e nuove idee. In questi due anni, uno dei marchi di fabbrica della sua gestione è stata il famoso motto "tutti dentro", ormai entrato nel gergo comune nella realtà parmense. L’allenatore nativo di Formia ha infatti puntato sulla forza del gruppo, gestendo una rosa ampia e facendo sentire tutti parte del progetto. Anche chi ha partecipato di meno ha comunque avuto delle chance di partire in un undici che quasi mai è stato lo stesso per due partite consecutive. Potendo contare su una rosa profonda e di assoluto valore per la Serie B, Pecchia è riuscito a valorizzare l'intero organico a propria disposizione, attraverso frequenti rotazioni. In questo modo è riuscito a rivitalizzare giocatori in difficoltà, aspettandoli e inserendoli al momento giusto. Una qualità apprezzata ovviamente dalla società, come ribadito dal ds Pederzoli in conferenza stampa: "Abbiamo un allenatore che ha la capacità di sfruttare il potenziale dell'intera rosa".

Una filosofia che il tecnico proverà a riproporre in Serie A, partendo dalla base solida della passata stagione. Il tecnico crociato ripartirà con un gruppo simile a quello che ha guidato al trionfo l'anno scorso, potendo contare su qualche inserimento atteso dal mercato, che andrà a rinforzare la rosa senza però stravolgimenti. Sul mercato bisognerà operare con oculatezza, per aggiungere qualità e sostanza, senza snaturare la forza del gruppo che si è costruita sotto la guida di Pecchia. Verranno fatte delle scelte, talvolta anche non semplici, ma che dovranno tutelare l'alchimia che è stata costruita in questi ultimi mesi. La leggerezza e l'entusiasmo su cui ha lavorato il mister hanno compattato il gruppo, che l'anno prossimo verrà responsabilizzato ancora di più. Il livello si alza e sarà fondamentale partire subito con il piede giusto, soprattutto perché il gruppo è giovane e con pochi giocatori con esperienza in massima serie. 

Inoltre, quest'anno si compete per un obiettivo ben diverso. I crociati passeranno dall'essere dominatori del campionato a dover lottare per salvarsi. Pur volendo mantenere l'identità della squadra, Pecchia dovrà rivedere qualcosa anche a livello tattico. Inevitabilmente, il Parma si troverà ad essere costretto a difendersi in certe partite: con alcuni avversari, nettamente superiori sulla carta, sarà importante gestire i momenti, accettando a tratti anche di concedere il pallino del gioco, per poi esser concreti nelle occasioni offensive. Uno scenario nuovo, che potrebbe portare a qualche novità nell'impostazione tattica. Cambierà qualcosa con la Serie A? Anche sul piano tattico, in questi due anni Pecchia ha sempre rimescolato le carte, con diversi esperimenti. Il 4-2-3-1 di Pecchia è stato soggetto a diverse interpretazioni a seconda delle partite. Di certo però, mantenere un impianto fisso, soprattutto in reparti come la difesa, potrà dare maggiori certezze in un campionato che non sarà semplice. Cosa aspettarsi quindi?

Molto dipenderà dal posizionamento dei singoli giocatori. La duttilità di diversi interpreti cambia il modo di vedere lo schieramento dei crociati. Sono diversi i calciatori che Pecchia ha impiegato in più posizioni. Decisivo sarà sicuramente il piazzamento di Bernabé, che da mediano o da trequartista è chiamato a compiti ben diversi. Stesso discorso anche per Sohm, che contro il Lugano ha ricoperto entrambe le posizioni. Da valutare la posizione di diversi giocatori del reparto avanzato, a partire da Mihaila, che quest'anno ha giocato anche da trequartista, passando per i vari Benedyczak e Bonny. Anche in difesa resta da capire il ruolo assegnato a Delprato, che ieri ha giocato da centrale, ma molto probabilmente verrà impiegato da terzino.

Tante incognite, che non per forza troveranno risposta. Pecchia continuerà a mischiare le carte a suo piacimento, contando sulla duttilità della rosa, oppure rinuncerà al camaleontismo per dare più certezze alla sua squadra?