Milan-Parma 3-2, che beffa a San Siro. Crociati due volte in vantaggio, ma rimontati nel recupero
Non sono queste le partite da vincere, ma la gara di San Siro ha davvero il sapore di una beffa. Il Parma passa per ben due volte in vantaggio, la seconda a 10 minuti dalla fine. Ma nei minuti di recupero succede di tutto: il Milan getta il cuore oltre l’ostacolo e invade l’area del Parma, trovando una rimonta che ha del clamoroso. Rossoneri che tornano alla vittoria dopo la brutta sconfitta di Torino. Crociati che invece hanno molto da riflettere: dopo il pareggio interno col Venezia, questa vittoria avrebbe pesato con un macigno. E invece è arrivata una sconfitta: la squadra di mister Pecchia non può più sbagliare.
Il Parma arriva a San Siro per disputare la 22° giornata di Serie A con un solo obiettivo: fare di nuovo lo sgambetto al Milan e tornare a fare punti, fondamentali per la corsa salvezza. Dal canto loro i diavoli di mister Conceicao non possono sbagliare: devono riscattare la brutta sconfitta di Torino e guadagnare punti cruciali in vista del derby di settimana prossima. Venendo alle formazioni, orfano dell’influenzato Bonny, mister Pecchia non ha dubbi e schiera subito dal primo minuto il nuovo acquisto Milan Djuric, supportato da Man, Cancellieri e Mihaila. Per il resto nessuna scelta eclatante, con la conferma di Vogliacco in difesa.
Ed è proprio il nuovo acquisto Djuric a smuovere la partita dopo appena due minuti: Cancellieri pennella in area verso il bosniaco che, invece di indirizzare di testa la palla verso la porta, prova una sponda per Mihaila e guadagna un angolo. Dopo una buona partenza del Parma, il Milan si scuote al 7’: inserimento di Reijnders, tocco di testa per Morata, conclusione dello spagnolo murata in angolo da capitan Delprato. Ancora rossoneri in attacco all’11’: inserimento di Pulisic sulla sinistra, cross basso e teso, Suzuki tocca male e Gabbia può concludere, ma manca l’impatto col pallone. Il Milan continua a spingere e al 18’ si rende pericoloso con un diagonale tagliente alla ricerca di Leao: ancora chiusura decisiva di Delprato. I crociati tornano finalmente all’attacco al 20’ con una ripartenza veloce guidata da Sohm: lo svizzero supera Fofana con un tunnel, serve sulla sinistra Mihaila, riceve di nuovo il pallone ma poi si perde in una finta di troppo e perde l’occasione di tirare. Tre minuti più tardi il Milan si rende pericoloso con un’azione rocambolesca: cross teso, Valenti respinge ma trova Pulisic, che prova l’azione di sfondamento, non riesce a tirare; alla fine calcia Leao ma altissimo. A questo punto il Parma viene ripagato dell’ottima prestazione e al 24’ trova il gol del vantaggio: Valeri cambia gioco, Theo Hernandez scivola, Cancellieri ne approfitta, rientra sul sinistro e dal limite scarica in rete col più classico dei tiri a giro. Il Milan accusa un po’ il colpo ma prova a reagire al 29’: filtrante col contagiri di Fofana per Morata, che a tu per tu con Suzuki insacca il pareggio: tutto fermo per fuorigioco dello spagnolo. Il gol del pareggio però è nell’aria e non tarda ad arrivare: al 35’ punizione dai 20 metri per il Milan: lo specialista Theo non ne approfitta e colpisce la barriera; sul calcio d’angolo seguente Pulisic batte verso il primo palo, dove Suzuki abbatte platealmente Pavlovic con una spinta e concede il rigore ai rossoneri: sul dischetto si presenta Pulisic, che è perfetto calciando forte a incrociare col destro; Suzuki intuisce ma non arriva sul pallone. I rossoneri prendono coraggio e vanno vicini al gol del sorpasso al 42’: Reijnders si inserisce in area e prova il rasoterra sul secondo palo: decisiva la parata di Suzuki. L’ultima occasione del primo tempo è di marca gialloblu: Sohm taglia il campo e allarga per Man, che prova a incrociare ma il suo tiro è debole e facile preda della presa di Maignan. Si va così al riposo sul punteggio di 1-1: il Parma era passato in vantaggio, ma un’ingenuità di Suzuki non ha permesso ai crociati di amministrare il vantaggio.
Conceicao all’intervallo studia un doppio cambio: fuori le due stelle della squadra Leao e Theo Hernandez, al loro posto Ismael Bennacer e il classe 2005 Davide Bartesaghi; nessun cambio invece nel Parma. Subito occasione proprio sui piedi dei neo-entrati: Bennacer allarga verso Bartesaghi sulla sinistra, cross teso e tocco di Morata che si stampa sul palo, ma era tutto fermo per fuorigioco. Al 54’ si accende Man, che serve filtrante per Delprato, chiuso in angolo da Pavlovic: sull’angolo palla giocata corta al limite dell’area verso Hernani, che calcia forte ma alto. Al 56’ altro doppio cambio per il Milan: fuori Morata e Fofana, dentro Abraham e Chukwueze. Al 60’ continua il duello Reijnders-Suzuki: l’olandese prova la conclusione di precisione dal limite, ma trova ancora i guantoni del portiere giapponese. Al 69’ cambia anche mister Pecchia, addirittura con tre sostituzioni: fuori Hernani, Man (entrambi con problemi fisici) e Djuric, dentro Almqvist, Haj Mohamed e Camara. Al 71’ ghiotta occasione per il Milan: Chukwueze serve l’inserimento di Calabria, cross teso allontanato sui piedi di Reijnders, che cerca spazio per calciare, ma la sua conclusione finisce alta, deviata in angolo. Il Parma a questo punto si scuote e si rende pericoloso: Valeri ruba palla a centrocampo e fa filtrare per Almqvist, chiuso dall’uscita perfetta di Maignan, che respinge col corpo. Il Milan continua a cercare di sfondare sulla destra con palloni filtranti e cross tesi, ma la difesa gialloblu resiste stoicamente. Al 76’ ancora Maignan protagonista: discesa sulla destra di Delprato e cross interessante verso Mihaila, anticipato però da una grande uscita del portiere francese. Un minuto più tardi arriva anche il momento dell’esordio di Lovik, che sostituisce Mihaila. Cambio anche per il Milan: Conceicao ingrana la quarta marcia e inserisce Jovic al posto di Calabria. I rossoneri si sbilanciano all’attacco, ma è il Parma a trovare di nuovo la rete all’80’: pallone recuperato a centrocampo, Camara scambia con Sohm e si trova a tu per tu con Maignan; nuovo miracolo del francese, che però non può niente sul successivo tap-in di Delprato, che porta di nuovo in vantaggio i crociati. Dopo la rete, mister Pecchia opta per un cambio conservativo: fuori uno stremato Cancellieri, dentro Hainaut. Proprio il francese concede una punizione al Milan dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo: Pavlovic abbattuto al limite dell’area da Hainaut; della battuta si occupa Reijnders, che però sbatte sulla barriera; l’azione prosegue confusa, con una serie di batti e ribatti, ma alla fine la difesa crociata libera. Ma il secondo pareggio del Milan non tarda ad arrivare: Reijnders allarga per Chukwueze, che disegna un cross perfetto sul secondo palo; Pavlovic svetta e insacca di testa a incrociare. La gioia rossonera però viene subito strozzata, perché la rete viene annullata per fuorigioco dello stesso difensore serbo. Il Parma respira, ma ancora per poco: nel secondo minuto di recupero, Musah serve perfettamente l’inserimento di Reijnders, che a tu per tu con Suzuki non sbaglia piazzando il pallone del pareggio con un tiro preciso sul primo palo. Il Milan a questo punto ci crede e si rende ancora pericoloso con Pavlovic, che raccoglie un lancio lungo e fa la sponda per Jovic, che non è lucido e calcia alto da buona posizione. Il Parma ha perso le distanze e a due minuti dal termine subisce il gol della rimonta: cross in mezzo per il solito Pavlovic, che colpisce di testa verso Chukwueze; il nigeriano e tutto solo e spinge in rete con la coscia, Suzuki tocca ma è in controtempo e non riesce a evitare la rete del 3-2. Il Milan ribalta così il Parma nel recupero e torna alla vittoria. I crociati, invece, si mangiano le mani: due volte in vantaggio, ma la rimonta nel recupero sa di psicodramma. E ora testa alla prossima: al Tardini arriva il Lecce per l’ennesimo (e più che mai cruciale) scontro diretto.