Difesa a tre come nuova arma: sarà riproposta anche nelle prossime partite?

La partita di sabato scorso contro l’Inter ha introdotto una novità nel reparto difensivo che potrebbe rappresentare una svolta dal punto di vista tattico. Mister Chivu, infatti, ha proposto fin dall’inizio uno schieramento difensivo a tre, una scelta inusuale per i tifosi gialloblù, che finora l’avevano vista solo in brevi spezzoni di partita. Si è così aperto il dibattito su quale possa essere il modulo più efficace per affrontare le ultime partite del campionato.
LEGGI QUI: Verso Fiorentina-Parma: si torna alla difesa a 4. Bernabè imprescindibile. Bonny guida l’attacco
L’inserimento del terzo centrale, auspicato da molti come rimedio per ridurre il numero di reti subite, ha effettivamente irrobustito il reparto e giovato all’intera fase difensiva. La formazione crociata dispone, nonostante gli infortuni di lungo corso di Circati e Osorio, di un numero sufficiente di difensori centrali per adottare questo modulo. Dove, invece, i giocatori potrebbero scarseggiare è nel ruolo dei quinti. La coperta sembra adeguata a sinistra, con Valeri e Lovik, mentre a destra rischia di essere corta: oltre a capitan Delprato, infatti, risulta difficile individuare un altro interprete, dopo l’esperimento decisamente fallito con Almqvist. La mancanza di alternative valide per i ruoli di esterni a tutta fascia induce a pensare che la difesa a tre possa essere sì una soluzione, ma forse da utilizzare non sempre, a seconda dell’avversario e magari a partita in corso, se la situazione lo richiede.
D’altro canto, la rosa del Parma è stata costruita per un sistema di gioco diverso, e mister Chivu ha più volte ribadito, in varie interviste, l’importanza di evitare confusione tattica. Vedremo dunque, partita dopo partita, quali saranno le scelte del tecnico crociato in vista delle prossime, fondamentali sfide.