Il Parma non sa gestire il suo dominio: troppi spazi concessi, troppi errori nelle transizioni

01.02.2025 14:54 di  Niccolò Pasta   vedi letture
Il Parma non sa gestire il suo dominio: troppi spazi concessi, troppi errori nelle transizioni
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Il Parma di Fabio Pecchia continua a mostrare un’identità chiara, quantomeno in quelle che sono le idee: una squadra che vuole fare la partita, alzando il baricentro e gestendo il possesso nella metà campo avversaria. Tuttavia, questa filosofia sta rivelando enormi limiti strutturali. La sconfitta contro il Lecce ne è stata l’ennesima dimostrazione: più il Parma cerca di imporre il proprio gioco, più diventa vulnerabile alle ripartenze avversarie. Graze al lavoro di analisi di Calcio Datato, si osserva come i numeri raccontino una squadra incapace di controllare le transizioni difensive e che concede troppi spazi agli avversari. Il dato più allarmante è la percentuale di sequenze offensive delle squadre avversarie che si concludono con un tiro: 8.6%, il valore più alto dell’intera Serie A. In altre parole, chi attacca il Parma ha maggiori possibilità di arrivare alla conclusione rispetto a qualsiasi altra squadra del campionato.

Quando gli avversari ripartono sono sempre pericolosi
Un altro segnale di questa fragilità è il fatto che il 26% delle sequenze iniziate dagli avversari arrivi fino al terzo offensivo, ancora una volta la percentuale più alta del torneo. Questo significa che il pressing alto della squadra di Pecchia spesso non è efficace, lasciando campo agli avversari per avanzare con troppa facilità. Il problema si acuisce nelle situazioni di costruzione bassa. Il Parma è la squadra che concede la più alta percentuale di azioni avversarie che, partendo dal basso, portano a un tiro o a un ingresso in area (9.4%). Un dato che testimonia la difficoltà dei crociati nel chiudere gli spazi e spezzare le trame offensive avversarie.

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Troppe occasioni concesse
Infine, anche dal punto di vista degli expected goals (xG), la situazione è preoccupante: soltanto il Verona concede più xG a partita su azioni iniziate dal terzo difensivo avversario (0.41 per i veneti, 0.37 per il Parma). Questo significa che il Parma subisce troppe occasioni di qualità, un segnale chiaro di come la sua organizzazione difensiva sia fragile.

Serve un cambio di rotta
Questi numeri certificano un problema strutturale che Pecchia dovrà risolvere al più presto. Il Parma non può permettersi di continuare a concedere così tanto agli avversari, soprattutto nelle gare decisive per la salvezza. Il pressing alto e il dominio del possesso devono essere supportati da una migliore gestione delle transizioni difensive e da un maggiore equilibrio tra i reparti. Senza un cambiamento tattico e una maggiore attenzione nei momenti di non possesso, la strada verso la salvezza rischia di farsi sempre più in salita. Il tempo per correggere questi difetti c’è ancora, ma servono risposte immediate, perché il Parma non può più permettersi di regalare occasioni e punti.

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