Keita: "Contento che Chivu mi abbia concesso maggior fiducia. Adesso lavorare perchè bisogna salvarsi"

Il crociato Mandela Keita, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta di Parma trattando più temi. Questo un estratto delle dichiarazioni: "Non avevo cominciato bene, nella prima partita ho preso due cartellini gialli, è difficile per me perché sono venuto con fiducia, molta passione, avevo l'obiettivo di mostrare a tutti, in primis alla società, che ero pronto a giocare nel Parma e volevo lavorare duro per aiutare la squadra. Dopo l'espulsione, tutti mi hanno aiutato a superare mentalmente quest'episodio e sono grato alla società, ai compagni e allo staff per essermi stati sempre vicini".
Come si spiega le difficoltà iniziali?
"Era qualcosa di nuovo per me, una nuova esperienza nella mia vita. Tutti a Parma, dalla società al direttore sportivo fino ai compagni e allo staff, mi hanno aiutato ogni giorno dandomi fiducia e invitandomi a lavorare di più. Anche la famiglia mi ha sempre protetto".
Quanto le ha pesato l'investimento del Parma nei suoi confronti?
"Onestamente non troppo, io penso solo a giocare bene e aiutare la squadra. Sono molto felice che abbiano fatto questo per me e mi considerino così importante. Ma non ci faccio caso, io voglio solo aiutare la squadra".
Qual era il suo rapporto con Pecchia?
"Lo reputo un allenatore molto intelligente, ho rispettato le sue scelte. Mi ha sempre dato fiducia anche dopo il cartellino rosso e quando è andato via ci siamo scambiati alcuni messaggi: mi ha aiutato in ogni situazione e mi ha detto che sto migliorando sempre di più".
Cos'è cambiato dall'arrivo di Cristian Chivu?
"Per me non tanto perché anche Pecchia mi ha dato la possibilità di giocare, anche se non per l'intera durata della partita, ed ero felice del minutaggio. Certo, sono contento che un tecnico come Chivu, che è stato un grande giocatore, e il suo staff mi abbiano concesso maggior fiducia. Ora vedo più intensità, più coraggio, più voglia: per noi è molto importante restare in serie A, siamo molto giovani ma abbiamo le qualità per mantenere la categoria. Dobbiamo e devo lavorare tanto e fare bene le cose".
Cosa servirà per ottenere la salvezza?
"Lavorare, lavorare, avere fiducia in noi stessi e la forza dei tifosi e dell'ambiente per stare tutti uniti perché quest'anno è molto importante salvarsi".
Come vede la bagarre nei bassifondi?
"È difficile, tutte le squadre sono molto forti ma dobbiamo lavorare di più e, soprattutto, fare dei punti vincendo più partite possibili. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi, solo in questo modo possiamo raggiungere l'obiettivo".
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