La rosa è giovane, ma questo il Parma non lo deve far diventare una scusa

Partiamo dalle dichiarazioni rilasciate dall'ex tecnico crociato Fabio Pecchia quest'oggi a margine della premiazione per la Panchina d'Argento: "Mi ha reso orgoglioso l’idea che il Parma, almeno fin quando c’ero io, giocasse con tanti giovani. L’obiettivo iniziale era di far crescere la terza rosa più giovane d’Europa giocando un calcio chiaro per la salvezza. Auguro al club, ai tifosi e soprattutto ai ragazzi di raggiungerlo“.
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Nulla da eccepire, che la squadra sia giovanissima è un dato di fatto, ma è altrettanto vero che, tolte le primissime partite della stagione, il rendimento della rosa crociata sia stato al di sotto delle aspettative. E sulla giovane età della squadra si è soffermato anche l'Ad Cherubini pochi giorni fa: "Non so cosa abbiamo in più rispetto alle nostre concorrenti, sicuramente ci sono tante squadre che sono coinvolte. Squadre e società abituate a questo finale di campionato, noi abbiamo meno esperienza, ma abbiamo entusiasmo e voglia di mantenere la categoria, che sarà un passaggio fondamentale per il futuro sia del club che di tanti giocatori che oggi vestono la maglia crociata".
Sicuramente il Parma è giovane e guarda al futuro con giocatori di proprietà, ma la scelta fatta dalla proprietà e dall'area tecnica non deve diventare un parafulmine con il quale proteggersi da tutte le critiche e nascondere le problematiche emerse nel corso della stagione. Perché il Parma ha sì la terza rosa più giovane d'Europa, ma poi va analizzato il reale valore dei giocatori. Davanti al Parma nella speciale classifica basata sull'età troviamo Paris Saint Germain, che non si può paragonare al club crociato per capacità di spesa in giovani già pronti e affermati, e Strasburgo, che invece per spesa e progettualità può rimandare al Parma.
55 i milioni spesi dallo Strasburgo nella stagione 2024/2025, con il più "anziano" tra gli acquisti che è un classe 2002. Il Parma ha speso poco meno, circa 50 milioni, e tutte le spese sono per giocatori under 22, ad eccezione di Milan Djuric. Però lo Strasburgo è settimo in classifica, a quattro punti dalla zona Champions League e vede aumentare di giorno in giorno il valore dei suoi giocatori, ora contesi da tutto il migliore panorama europeo.
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E allora si, la rosa del Parma è giovane e ha ampi margini di crescita, ma qualcosa, rispetto ad altri progetti simili, non è andato nel verso giusto, che si parli di scelte in fase di acquisto o di crescita in tempi rapidi per essere pronti al calcio italiano. L'obiettivo fondamentale è la salvezza, ma poi qualcosa andrà rivisto nel progetto Parma, con potenzialità enormi negli ideali, ma che richiede la giusta applicazione.