Roma-Parma 5-0: un incubo durato 90 minuti. Al peggio non c'è mai fine

22.12.2024 14:20 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Roma-Parma 5-0: un incubo durato 90 minuti. Al peggio non c'è mai fine
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Un incubo durato novanta minuti. Non ci sono parole per commentare questa sconfitta del Parma, che a Roma viene umiliato e ne prende addirittura cinque. La prima parte del disastro in avvio di gara, con la squadra di Pecchia che in dieci minuti horror concede due reti, una di Dybala su rigore e l’altra di Saelemaekers. Il Parma reagisce e prova a tornare in partita, ma in avvio di ripresa la Roma trova la terza rete ancora con Dybala. L’incubo continua con gli infortuni di Valeri e Delprato e va a culminare con altre due reti di Paredes e Dobvyk. Dopo una sconfitta così c’è poco da dire, solo scusarsi con i tifosi scesi a Roma.

Pecchia rispolvera Coulibaly e Almqvist dal primo minuto e si affida ad Haj Mohamed, lasciando fuori Keita. Nella splendida cornice di un Olimpico oltre i 60'000 spettatori, la prima occasione è del Parma: ottimo break di Sohm che verticalizza, Bonny controlla e calcia in diagonale, conclusione larga. L’illusione è che il Parma abbia approcciato bene la sfida, ma pochi minuti dopo la Roma la sblocca: Dybala si infila in area di rigore, Balogh affonda il tackle e ingenuamente lo stende. Dal dischetto l’argentino spiazza Suzuki e porta avanti i padroni di casa. Il Parma accusa il colpo e sbanda mentre la Roma affonda: ancora uno scatenato Dybala serve in area Kone, il francese conclude verso la porta, facile per Suzuki. Passano pochi minuti però è il raddoppio arriva: al 13’ Dybala apre per Angelino, cross sul secondo palo a cercare Saelemaekers che al volo conclude sul primo palo sorprendendo un imperfetto Suzuki. Avvio horror, con il Parma sotto di due reti e con una montagna da scalare. La squadra di Pecchia si risistema e organizza una reazione. La chance per riaprire la gara arriva al 18’: Hernani da oltre trenta metri scaglia un bolide diretto all’incrocio dei pali, miracolo di Svilar che devia sulla traversa. Il Parma insiste ma fatica ad entrare in area, affidandosi alle conclusioni da fuori. Ci prova ancora Valeri, che conclude con potenza di sinistro, tiro di poco a lato. La squadra di Pecchia si sbilancia in avanti, la Roma aspetta e riparte con pericosità. Si rende pericoloso El Shaarawy, che tutto solo in area conclude di testa frettolosamente e grazia i crociati. Il Parma non gestisce bene un paio di contropiedi ma al 30’ torna ad essere pericoloso: iniziativa sulla sinistra di Almqvist che salta l’uomo e mette in area, Sohm tocca di esterno ma il pallone si spegne fuori di poco. Dopo lo scossone iniziale, la partita continua ad essere equilibrata: il Parma attacca bene ma difende malissimo. Prima Suzuki salva in uscita su Hummels, poi il portiere giapponese è decisivo su El Shaarawy, restando in piedi a tu per tu con l’attaccante giallorosso e neutralizzando la conclusione. Con questo brivido si chiude un primo tempo dove il Parma paga dieci minuti di sbandamento totale e soprattutto una difesa troppo fragile: all’intervallo, Roma avanti 2-0.

La ripresa si apre con un cambio, fuori Haj Mohamed e dentro al suo posto Camara. La prima occasione è della Roma, viziata però da un nettissimo fallo di mano di Kone non ravvisato da Di Bello: sulla successiva ripartenza il francese arriva alla conclusione che si spegne a lato. La Roma però insiste e trova il tris: tiro di Saelemaekers che sbatte sulla schiena di Dobvyk, con un po’ di fortuna il pallone arriva a Dybala che da due passi insacca. Dopo il check del VAR, il gol viene convalidato. Per il Parma è notte fonda e piove sul bagnato: Delprato allerta la panchina e chiede il cambio per un problema che sembrerebbe muscolare. Esce il capitano ed entra Valenti, fuori anche Almqvist e dentro Cancellieri. L’incubo però non ha fine: passano pochi minuti e si ferma anche Valeri. Pecchia è costretto ad un altro cambio, con Benedyczak che prende il suo posto. Una mazzata dietro l’altra, per un Parma tanto sfortunato quanto brutto. Pecchia prova a sbilanciare in avanti la squadra, ma la Roma è pericolosa ancora con Dybala che fallisce la tripletta. A conferma della giornata no, pochi minuti dopo Camara si inventa una conclusione da fuori area, ma il suo tiro sbatte sulla traversa. Pecchia si gioca anche il suo ultimo cambio, con Mihaila inserito al posto di Bonny. Ormai però c’è poco da chiedere alla partita: la Roma cerca il poker, con Dybala che ci prova su punizione, para Suzuki. Ma è solo questione di minuti: Mihaila in ripiegamento travolge Saelemaekers, dal dischetto Paredes spiazza Suzuki e segna il 4-0. La partita ormai non ha più nulla da dire e la Roma insiste, cercando di interrompere il digiuno di Dobvyk. All’83’ ci riesce: Kone imbuca per Dybala, l’argentino tocca per l'ucraino che a porta vuota cala il 5-0. La Roma potrebbe fare anche il sesto ma Dobvyk e Dybala sprecano. Nel finale Svilar sale in cattedra e para su Man, togliendo al Parma anche il gol della bandiera. All’Olimpico finisce così, il Parma ne prende cinque.